Muffin all’uva fragola

Ago 29th

Come nascono i bambini

Tema spinoso. Mi sono sempre detta “quando avrò un figlio, la spiegazione deve essere quella vera, adattata alla sua età e al suo linguaggio ma niente cavoli, cicogne e robe simili che poi quando crescono è peggio! E comunque meglio la verità scientifica (coniugato al sentimento che congiunge due persone etc etc.)”

Detto fatto, sull’argomento ho sempre raccontato ad Albertino la verità, soprattutto quando aspettavo la sorellina e faceva domande sulla crescita esponenziale del pancione. Mi ero attrezzata con un libretto degli anni  ’70, prontamente rubato a mamma (che lei usava con noi…), con tutte le fotografie al microscopio dei vari step,  i disegni e le spiegazioni del caso. Libretto molto carino devo dire, che poi ho usato anche con la Pasionaria. Avevo però tralasciato alcuni “piccoli particolari”, sicura di dover rimandare la spiegazione intorno all’adolescenza (o nei miei sogni più belli e irrealizzabili, verso i 15-16-17 anni).

Si dà il caso che invece Albertino non aveva nessuna intenzione di aspettare quella veneranda età, per acquisire informazioni precise, tanto è vero che quest’estate, poco prima di andare a dormire mi guarda e mi chiede seriamente:

“mamma, io capito che ci sono gli spermatozoi e gli ovuli, che i maschi hanno i semini e le femmine fanno crescere il bimbo nella pancia ma quello che non ho capito è…COME ci entrano i semini nella pancia”.

Ho avuto solo un attimo di défaillance  in cui ho pensato “ e mo????” , subito cancellato dal sangue freddo e dal motto:” verità, tutta la verità, nient’altro che la verità…..adattata al suo linguaggio”. Quindi mi sono lanciata in spiegazioni abbastanza dettagliata, con tono tranquillo e sereno, specificando che ovviamente l’amore è alla base di tutto. Quando ha incominciato a sghignazzare e a ridere dicendo “ahhhhhhhh, ho capito”, oltre a pensare “è proprio un maschio!” mi sono rilassata pensando che il peggio fosse passato! In fondo, mi ero portata avanti sul lavoro e me ne sono andata a letto tranquilla.

 

Qualche giorno dopo però, la mia granitica certezza ha cominciato a fare grosse crepe. Stavo raccontando in termini bonari, a dei miei zii, la curiosità scientifica di mio figlio, al che a mio zio, classico buontempone di famiglia) non parso vero di andare ad informarsi alla fonte. Ho visto che è andato nella stanza accanto, dove Albertino giocava, l’ho seguito e ho fatto appena in tempo a sentire “senti un po’, ma come nascono i bambini”. Al che, Albertino ha guardato prima lo zio poi me e mi ha detto “tu esci, cose da uomini”( la qual cosa mi sta anche un po’ stretta considerando che gliel’ho spiegato io). Dopo 10 minuti buoni, esce mio zio con un’aria tra il sornione e il divertito che si avvicina al tavolo e sottovoce ci spiega (eravamo tutti molto curiosi) “mi ha risposto in questo modo:

A: allora zio, quando tu ti avvicini a tua moglie..

Z: ogni volta?

A: sì, ogni volta! Dicevo, quando tu ti avvicini a tua moglie, si crea un tunnel fra te e lei che parte da qui (a questo punto c’è stata tanto di spiegazione visiva) e arriva alla pancia delle femmine. Così i semini passano lì e si fa il bambino.

Z: e com’è questo tunnel?

A: scuro, come vuoi che sia. Mi raccomando non lo dire alle femmine, resti tra noi.

Z: sicuro!

Giuro che dalla mia bocca non è mai uscita la parola tunnel  e di certo non gli ho messo in mano libri di freudiana memoria! Come si sia immaginato questa cosa non lo so. Fra le benevole risate generali, ho capito che prima o poi dovrò ritentare la spiegazione. Tanto per togliermi il dubbio, ho preso la Pasionaria, che passava di lì per caso e le ho chiesto:

“Sai come nascono i bambini?”

“sì mamma lo so, con i semini nella pancia” mi ha risposto con aria di sufficienza, come una che ripetesse la lezione imparata a memoria, e mi ha detto, annoiata, che doveva andare a giocare.

Meno male, pericolo scampato: sembrava non interessarle altra spiegazione. Almeno per ora. O Almeno fin quando non le verrà in mente di chiedere ragguagli all’esperto fratello maggiore.

So solo che quasi rimpiangevo di non aver tirato fuori una cicogna lì per lì. O un cavolo…

Il  piccolo uomo di mondo ha recentemente visto l’uva fragola dal nostro fruttivendolo e ha deciso che l’uva piccola era “tanto divertente” e che andava comprata. Ritrovandomi quindi con una certa quantità di uva fragola, ho deciso di fare dei muffin con un ripieno morbido e ho usato anche un po’ di farina di nocciole perché l’abbinamento mi intrigava. L’abbinamento mi è piaciuto molto, anche perché la composta di uva  fragola è davvero molto buona e dà una marcia in più ad i muffin.

Muffin alla nocciola con ripieno all’uva fragola

Prep Time: 20 minutes

Cook Time: 20 minutes

Total Time: 40 minutes

Muffin alla nocciola con ripieno all’uva fragola

Ingredienti

  • Per il ripieno
  • 170 g di uva fragola
  • 90 g di zucchero
  • 25 g di acqua
  • Per i muffin
  • 200 g di farina 0
  • 40 g nocciole
  • 100 g zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 10 g di lievito
  • 100 g di burro
  • 2 uova
  • 200 g di latte + un cucchiaino di limone (oppure 100 g di latte e 100 g di yogurt bianco)

Procedimento

  1. Per il ripieno, porre l’uva fragola, lo zucchero e l’acqua in una casseruola dal fondo spesso, cuocere a fuoco medio fino a che il composto raggiunga 110°C (se non avete il termometro, lasciate esaurire l’acqua che verrà fuori e lasciate sobbollire finchè non ci sarà una crema densa ma non troppo dura). Lasciar raffreddare completamente. Se ci fossero in evidenza dei semi toglieteli. I miei erano piccoli ma ogni tanto ne ho incontrato qualcuno!
  2. Per i muffin, prima di incominciare,aggiungere al latte un cucchiaio di8 succo di limone e lasciar riposare per almeno un’ora (non avevo lo yogurt altrimenti avrei usato 100 g di latte e 100 di yogurt); portare la temperature del forno a 180° e preparare gli stampi, imburrandoli ed infarinandoli. Mescolare in una ciotola tutti gli ingredienti secchi (farina bianca, farina di nocciole, zucchero, sale e il lievito per dolci)
  3. Aggiungere il burro a pezzettini e sabbiare.
  4. A parte, battere le uova, aggiungere il latte (la prossima volta userò lo yogurt).
  5. Versare questo composto nella ciotola con gli ingredienti secchi e mescolare quel tanto che basta ad amalgamare evitando di lavorarlo troppo.
  6. Distribuire il composto negli stampini, riempiendoli per meta’
  7. Inserire un cucchiaino di confettura al centro di ogni stampino
  8. Coprire con il resto del composto, riempiendo ogni stampino fin quasi sotto al bordo. Mettere qualche chicco di uva intero sulla superficie. Infornare per 20 minuti circa o finche’ non appaiano gonfi e ben dorati
  9. Rimuovere I muffin dagli stampi e farli raffreddare leggermente su una graticola. E’ preferibile consumarli ancora tiepidi
http://www.cookingplanner.it/2012/08/29/muffin-alluva-fragola/

Mi fa piacere rendervi partecipi: oggi ho saputo di aver vinto il contest della Loison “un’insolito gelato

sono arrivata prima con questa ricetta, se vi va di rivederla!Ringrazio ancora la Loison…e pregusto il premio (dicono che sia goloso..aspetto con ansia!!)

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"