Parigi e tutto quello che un amante della pasticceria e della cucina vuole comprare

Gen 24th

Parigi è la città dell’amore. Sì.

Parigi è una delle città più belle al mondo. Certamente.

Parigi è la città dell’eleganza per eccellenza, della cultura e bla bla. Siamo d’accordo, non c’è dubbio.

Ma basta, tiriamo giù la maschera, noi amanti di caccavelle, amanti della pasticceria e gastronomia! E non solo. Collezionisti dei libri di cucina, a me gli occhi please. Consumatori seriali di ingredienti introvabili, questo è il post che fa per voi. Compratori compulsivi di utensili rari, ho pane per i vostri denti. O meglio, una baguette.

Ecco, Parigi è  tutto questo. E sì, è anche la città dell’amore.

Ci sono stata per il secondo Dicembre consecutivo (dopo quello meraviglioso del 2015) e ci tornerei domani dato che già non mi basta più quello che ho comprato.

E si vive una volta sola: vogliamo vivere senza il miglior rosso della vita? Non un vino,  o forse anche quello, ma un colorante.

Vi vedo che siete in ansia.

E allora via, che vi faccio un resoconto delle cose da non perdere a Parigi, per poter dire con orgoglio: ce l’ho, questa caccavella/ingrediente/colorante etc etc, ce l’ho. Penso che dividerò il tutto in vari post, non vorrei farvi fare indigestione di negozi assolutamente fantastici. E se avrete la pazienza di seguire i vari articoli, vi regalerò la bella mappa fatta dal paziente marito, con tutte le indicazioni di luoghi e negozi vari (così ve la trovate pronta)!

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Deco’ Relief:  me lo avete chiesto in tanti, dove avessi trovato un colorante rosso degno di questo nome, che rendesse i macaron non rosa intenso ma rosso vivo. Ringrazio Pinella per il suggerimento! Ecco, ho trovato il Rouge Pere Noel da Decor Relief. E non solo quello: Deco’ Relief è il regno dei coloranti professionali. Hanno una linea che si chiama Intense, fatta proprio per i macaron, per dire, con tutti i blu, viola, azzurri che volete! Sull’intenso, non scherzano mica! Ma comunque coloranti idrosolubili e liposolubili, quelli metallizzati, quelli pastello, di qualità incredibili. Ma non basta: trovate per esempio gli stencil per il cioccolato di moltissime qualità, le bocchette di solito difficili da da reperire etc etc.

 

 

Detou e ho detto tutto. Sì lo so, Detou è quel nome che si passa di bocca in bocca fra gli amanti della pasticceria e tutti i gourmet in generale. Io sono rimasta sconvolta dalla quantità di mostarde e senape varie, per dire. E poi tanta vaniglia da morirci sopra e le praline rose, e i marron glacée…e insomma, come si fa a non andarci?? Dovete.

La librairie Gourmand: il posto in cui ho lasciato quasi tutto il patrimonio pro viaggio. Parliamoci chiaro, è praticamente irresistibile. Il primo piano è tutto dedicato alla cucina francese (libri regionali meravigliosi), e anche ad una bella sezione sul mondo, per continuare con i vini,e passare alle riviste. Nel secondo piano, tutto lo scibile conosciuto sulla pasticceria e i lievitati. Una cosa da restare senza parole. Perché certo, i libri si possono comprare on line. Però vederli in uno scaffale, poterli aprire e toccare…altre emozioni, signori miei.

Mora: Le specialiste des utsensiles de cusine. Vi basta come auto definizione? se non vi basta e volete provare dal vivo, dovete andare da Mora. Qui veramente potrete trovare gli stampi che vi servono (devo esprimermi sull’albero di Natale decorato con gli stampi in silicone?) e tutti gli utensili per la cucina conosciuti e sconosciuti. Vi servono pentole, pignatte, coltelli, piattini e strumenti vari, taglieri? Andate da Mora. E andateci anche se queste cose non vi servono, perché tanto vi farà venire la voglia di comprare qualcosa che scoprirete esservi assolutamente necessario.

A proposito, Parigi è una città strana. Mentre tornate all’hotel, dopo scorribande fra i negozi di cui sopra, può capitare di imbattersi in quella che è ha vinto il premio come migliore baguette parigina del 2016 (e chi sono io per non provarla?) nella Boulangerie La Parisienne . Sempre comodo comprarsi una baguette e portarla direttamente in hotel per mangiarla mentre disfate i bagagli, non trovate?

E la cosa ancora più strana, è che troverete sempre amici disposti a portarvi croissant e pain au chocolat  che si fanno notare, pur trovandosi un po’ fuori mano: ma quelli della Boulangerie Veronique Mauclerc sono davvero speciali! Boulangerie più unica che rara, con un forno a legna che solo in quattro sanno far funzionare. Da più parti si sente dire che questa Boulangerie vale il viaggio.

 

E questo è solo stato il programmo del primo pomeriggio passato a Parigi. Volete sapere qualcosa in più su, niente popò di meno che, un intero palazzo dedicato ai Gourmet? non vi resta che seguirmi al prossimo post.

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"