Scarpette rosse

Nov 20th

Scarpette rosse…da quando per la prima volta vidi il film “Il mago di OZ” con Judy Garland me ne sono innamorata subito. Luccicanti, femminili, che catturavano lo sguardo su quella strada dorata e che potevano portare dove si voleva. Poi ai tempi di danza classica c’era il balletto “le scarpette rosse”…quanto le ho sognate! Talmente tante da adorare anche quelle a mezza punta (imparagonabili alle punte ma ero ancora piccola), usate per un saggio di fine anno.

Difficile che indossi il rosso, non mi sta bene, son troppo chiara. Ma per le scarpette rosse farei follie e non posso non notarle, ovunque esse siano.

E così è stato l’altro giorno. Guardando questa foto e questo servizio de La Repubblica,  una lunga fila di scarpe rosse, alle Colonne di San Lorenzo, a Milano. Quelle scarpe di tutte le forme e di tutte le dimensioni raccontano di tante donne. Il rosso di cui sono dipinte è il colore della passione e della sensualità ma anche del sangue. E a questo non avevo pensato. Il 25 Novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e, personalmente, non lo sapevo. Mi sono chiesta, come sempre di fronte a qualsiasi “giornata internazionale di..” se fosse necessario. In fondo non è ovvio ripugnare la violenza, non solo contro le donne ma contro chiunque? C’è bisogno di una giornata che lo sancisca?

Poi ho pensato a quei paesi dove è uno svantaggio, se non un reato, essere donna, ancor prima di nascere. Ma senza andare troppo lontano, ho pensato a quante donne sono state uccise o ferite o semplicemente umiliate e offese. Non voglio certo dire che la cattiveria faccia parte solo del mondo maschile e non di quello femminile. Viviamo in un mondo in cui la par condicio in questi termini è ben rispettata, ma mi colpiscono i commenti delle amiche, i discorsi fatti, le confidenze.  Spessissimo subiamo frasi o atteggiamenti che nella maggioranza dei casi noi non diremmo o faremmo mai . Che magari vengono detti e fatti con leggerezza,  senza particolare meditazione… ma feriscono con intensità La violenza ha tante forme e un giorno per riflettere su questo serve se un organo come l’Assemblea Generale delle Nazioni unite l’ha stabilita con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. Mi piacerebbe vedere quel muro con 100 paia di scarpe rosse, portare con me la mia bambina e raccontarle che abbiamo tutti stessi diritti e doveri a prescindere da sesso, razza, religione. So che è molto scontato ma ricordarlo fa bene. Non potendo andare a Milano, nel weekend andrò con lei a comprare un paio di scarpe, che ne ha bisogno davvero. Magari rosse e luccicanti.

Ieri pensavo a questa giornata mentre stavo sfogliando Sale & Pepe, uno dei miei giornali di cucina preferiti. Ho trovato alcune idee per degli antipasti..e quando ho visto queste palline di ricotta, parmigiano e melagrana, con dentro un goccio di aceto balsamico ho pensato che possedessero tanti aspetti che caratterizzano noi donne: la passione del rosso, la croccantezza dei chicchi e la sorpresa del loro succo, la morbidezza della ricotta, la sapidità del parmigiano e la sorpresa dell’aceto balsamico tradizionale. Semplici, veloci e molto buone. E rosse. Dedicate a tutte le donne.

 

Palline di ricotta e parmigiano con aceto balsamico tradizionale di Modena e melagrana

Prep Time: 15 minutes

Total Time: 15 minutes

Palline di ricotta e parmigiano con aceto balsamico tradizionale di Modena e melagrana

Ingredienti

  • 200 g di ricotta di pecora
  • 30 g di parmigiano reggiano grattugiato
  • Sale q.b
  • Chicchi di due melagrane
  • Aceto balsamico tradizionale di Modena

Procedimento

  1. Mescolate la ricotta, ben scolata, col parmigiano. Regolate di sale. Formate tante palline della grandezza di una noce e con uno stecchino praticate un foro in ognuna e lasciate cadere una goccia di aceto balsamico (per evitare “sbrodolamenti” potreste usare un conta goccia!). Chiudere delicatamente il buco delle palline e rotolatele nei chicchi di melagrana facendoli aderire bene.
http://www.cookingplanner.it/2012/11/20/scarpette-rosse/

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"