Una giornata con Iginio Massari: il fan club alla volta di Brescia

Mar 18th

Come spesso capita, i racconti di questo blog cominciano con una telefonata e questo post in particolare non poteva farne a meno.

Lei: “ senti, stavo pensando che arriviamo dopo ora di pranzo: che dici, faccio un po’ di panini?”

Io: “mah, in effetti, magari solo due, una cosa leggera.”

Lei: “ci metto al parmigiana di melanzane? Quella cilentana, indorata e fritta, eh?”

Io …

Un diavolo tentatore in persona stava dall’altra parte del telefono. Per un attimo ho visualizzato un panino che grondava melanzane fritte, sugo e mozzarella. No. Sapevo quale sarebbe stata la nostra meta del pomeriggio e, facendo leva su una forza di volontà erculea, ho risposto “No. Assolutamente no. Una cosa leggera, lo sai che dove dobbiamo andare nel pomeriggio!”

Lei: “eh va be, due salumi?”

Io: “sì, solo salumi”

Lei” eh, solo salumi, pure un po’ di formaggi. Faccio io”

Questa era la premessa del viaggio. La lei in questione non può non essere la mia compagna di avventure ovvero Pasqualina. Il caso ha poi voluto che raggiungessimo Brescia con treni diversi, quindi niente panini. Ma nel pomeriggio, vi assicuro che la visita alla Pasticceria Veneto, di Iginio Massari l’abbiamo fatta, insieme anche ad una nostra amica Dony, bresciana DOC, e altre persone del fan club, vedi Paola, appena conosciuta ma subito entrata in sintonia con la nostra voglia di assaggiare.

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Sì, perché nel fan club di Iginio Massari è stato chiesto a gran voce un incontro col maestro. E lui non solo ha accettato ma ha organizzato un corso assolutamente fantastico, regalandocelo letteralmente! Quattrocento persone tutte per Massari, dall’Italia e dall’estero (dalla Croazia per esempio).

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Il corso si è svolto lunedì 16 Marzo ma noi siamo arrivate, neanche a dirlo, la Domenica: potevano lasciarci sfuggire l’occasione di fare un salto nel Sancta sanctorum dei dessert? Siamo entrambe partite con la valigia semivuota e con l’intenzione di tornare a casa modello Totò e Peppino al contrario. Arrivate in pasticceria, finiti gli ohhhh di rito e terminate le foto col Maestro, abbiamo scelto una selezione di mignon e tartine da fare invidia ad un rinfresco di matrimonio.

Non vorrei dirvelo ma ve lo dico: mai mangiate cose così.

La tartelletta con mousse al lampone e fondo al cioccolato resterà nel mio cuore, così come quella al frutto della passione. Quella alla fragola e il macaron al lampone hanno significato molto per me. Pasqualina sostiene che le tartine salate non avevano eguali ma io, che notoriamente mi butto sul dolce, sostengo che la mini meringata e il dolce al pistacchio non hanno da invidiare nulla a nessuno, se non fosse che il mignon al tiramisù moderno dà del filo da torcere a tutti. Insomma, divertissement. E mentre finivamo i mignon e ci rammaricavamo di non aver preso neanche una tortina da dividere in 4, ci siamo fermate sbalordite a guardare il Maestro Massari sparecchiare i tavoli. Ripeto, lui quoque, sparecchiava i tavoli.

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Potete immaginare con quale eccitazione siamo arrivate il giorno dopo alla camera di Commercio di Brescia, dove ci aspettava Fausto Morabito, cui va il merito di aver organizzato l’evento, insieme a Debora Massari, la figlia del nostro eccelso pasticciere.

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Neanche avevamo preso posto, che già la prima sorpresa: sono entrati quelli che sarebbero stati gli assistenti di Massari per tutto il corso. Loro erano, nell’ordine, Emanuele Forcone, Fabrizio Donatone e Francesco Bocci, ovvero i neo campioni del campionato mondiale di pasticceria. Alla faccia del bicarbonato di sodio, tanto per mantenere un a plomb totoniano. Non potevo crederci eppure erano lì. La standing ovation è stata immediata ed eravamo solo ai primi cinque minuti.

Poi è arrivato il maestro, altra standing ovation, e infine il silenzio è cominciato. Il programma del corso prevedeva cinque torte con la spiegazione delle relative basi e tecniche. Ma non è solo questo, con massari non lo è mai. Ha parlato e spiegato per tutto il tempo, dando indicazioni teoriche, spiegazione tecniche e sue personali interpretazioni. Sono felice che ci sarà un video perché registrare massari mentre parla è il modo migliore di prendere appunti. Ho imparato tante cose che non sapevo e buttato via tante informazioni che erano solo pregiudizi.

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Il messaggio fondamentale? Il dolce deve avere armonia ed equilibrio. E partire da ingredienti eccellenti.

Facile, no? Poi però ci siamo resi conto che la tecnica in pasticceria è la base imprescindibile. Non basta l’estro o la fantasia. Possono solo essere un supporto finale ma lo studio delle basi deve essere serrato e durare anni. Non si fanno sconti, per ottenere un buon dolce e non basta affatto che sia esteticamente bello e che si studi solo il fuori, come sempre più spesso si vede fare. Perché poi all’estetica grandiosamente curata ci si giunge, come abbiamo visto nel filmato portato dai nostri tre campioni sulla coppa del mondo, dove hanno mostrato due delle piece presentate (la trilly di ghiacchio era fisicamente impossibile!). E allora solo a guardare il Peter Pan di cioccolata e il Capitan Uncino di zucchero puoi solo far scattare un applauso. Ma quei ragazzi lì sanno, prima di tutto, fare dolci eccellenti: non per niente hanno chiesto proprio a Massari di fare loro da allenatore per il campionato.

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Insomma, una giornata ricca di studio e di buon cibo, perché il buffet salato e dolce è stato tutto a cura della Pasticceria Veneto. Noi siamo tutti tornati con la voglia di studiare pasticceria ancor di più ma anche con la testa al prossimo raduno, che ora che abbiamo cominciato, non abbiamo intenzione di fermarci.

 

Mi è obbligo fare un P.S. grande quanto una casa: lo sapete che, ad oggi, i nostri campioni del mondo di pasticceria non sono stati invitati ad Expo? Mi sembra assurdo, anzi ci sembra assurdo e abbiamo deciso di chiedere a gran voce un loro intervento (cosa che non mi consola ma mi sembra il minimo). Siamo su questo gruppo facebook, nel caso voleste aggiungervi a noi! https://www.facebook.com/groups/355727757951485/

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About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"