Panna cotta lampone e rosa

Gen 5th

Durante il periodo delle feste (ma anche durante tutti gli altri periodi dell’anno) mi viene abbastanza naturale regalare dolci: al fratello e alla sua combriccola, ad una cena di amici, al parente cui tengo, etc etc.  Sembra strano ma sì, ho regalato tutto: io mi diverto a farli, i dolci, ancor più che mangiarli. O meglio, quelli degli altri li mangio con immenso piacere e a Parigi non mi son fatta mancare nulla ( non ve l’ho ancora raccontato, vero?)…ma quando spignatto io, la massima soddisfazione è regalarli.

Fatto il preambolo, questa panna cotta ha preso la via della tavola di amici mentre le monoporzioni sono andate al fratello. Dovevo fare un dolce veloce, avevo tanta panna e un po’ di lamponi.. Come potevo non fare una panna cotta, prendendo spunto da quella stratosferica di Antonio Bachour?

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Non solo, ho messo in mezzo anche Loretta Fanella, con la sua pasta frolla alla cannella, davvero stupenda, e il suo velo di caffè, che per l’occasione ho trasformato in un velo di rose.

Confessioni: la frolla era congelata e quindi fare la base è stato velocissimo. E questo è il motivo per cui consiglio sempre di fare un po’ di frolla in più, che averla pronta all’uso male non fa.

La panna cotta è semplice oltre ogni immaginazione.

Il velo di rose è divertente..provatelo (Loretta lo fa con il caffè, ovvero con 200 g di caffè espresso e 50 g di zucchero) ma si presta a mille gusti.

Insomma: un lavoro di media difficoltà e tanta resa!

Panna cotta lampone e rosa, con frolla alla cannella e velo di rose

Panna cotta lampone e rosa, con frolla alla cannella e velo di rose

Ingredienti

    Panna cotta al lampone
  • 125 g di lampone
  • 196 g di latte condensato
  • 980 g di panna fresca
  • 9 g di gelatina in fogli
  • 1 cucchiaio di acqua di rose
  • Velo di rosa
  • 250 g di sciroppo di rosa
  • 10 g di agar agar
  • Pasta frolla alla cannella
  • 275 g di burro morbido
  • 90 g di zucchero a velo
  • 10 g di tuorli
  • 250 g di farina a basso W (io 170)
  • 25 g di amido di mais
  • 25 g di fecola di patate
  • 4 g di sale
  • 5 g di cannella in polvere

Procedimento

  1. Per la panna cotta, frullare molto bene i lamponi (decidete voi se eliminare o no i semi: in questo caso non li ho tolti perché a me non dispiacciono ma è, ovviamente, a seconda dei gusti).
  2. Mettere il latte condensato,due terzi della panna e il puré di lamponi in una pentola e portare ad ebollizione. Aggiungere la gelatina ben strizzate e scioglierla bene.Togliere dal fuoco ed aggiungere la parte di panna mancante e l’acqua di rose. Mettere negli stampi desiderati (io ho usato uno stampo savarin da 18 cm di diametro e 6 piccole monoporzioni).
  3. Far freddare e poi mettere in frigo, oppure congelare ( e questo permetterà di togliere dagli stampi con maggiore facilità, ottenendo un risultato più pulito) e togliere dal freezer qualche ora prima di servire.
  4. Per il velo di rose, bollire lo sciroppo con la gelatina per due minuti; versare su una placca antiaderente,fino ad arrivare ad un’altezza di 1-2 millimetro, usando eventualmente la spatola. Lasciar raffreddare e tagliare secondo la forma desiderata.
  5. Per la frolla alla cannella, montare il burro morbido con lo zucchero nella planetaria. Aggiungere i tuorli, il sale e la cannella. Terminare aggiungendo le farine setacciate mescolando delicatamente l’impasto per non smontarlo troppo. Si può utilizzare subito o dopo averlo fatto riposare in frigorifero per un paio d’ore. (io la utilizzo spesso anche dopo averla congelata, come in questo caso). La frolla farà da base alla panna cotta pertanto i tempi di cottura (a 175 gradi) varieranno in funzione delle dimensioni/spessori scelti. Io ho fatto un cerchio di 20 cm di diametro con uno spessore di 4-5 mm, facendolo cuocere 15 minuti, mentre ho fatto cuocere 10 minuti le monoporzioni di 5-6 cm di diametro.
http://www.cookingplanner.it/2016/01/05/panna-cotta-lampone-e-rosa/

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About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"