Le frappe con tante bolle!

Gen 14th

Sarà che per Natale non sono riuscita a scrivere nulla, sarà che Carnevale quest’anno finisce presto,  io oggi dovevo fare frappe e, soprattutto, dovevo condividerle con voi. Ieri sono andata al supermercato e in un attimo di sconforto ho comprato un vassoietto di frappe al banco del pane. Si dà il caso che in generale siano fra i dolci preferiti di mio figlio, il quale, dopo aver assaggiato quelle comprata, ha sentenziato: “non capisco perché tu le abbia comprate, dovevi farle tu.”

Io sono golosa di tutto e me le sono anche mangiate ma vagheggiavo di frappe bollose e leggere e allora oggi pomeriggio mi sono messa lì a verificare se avessi dentro casa tutti gli ingredienti. Li avevo: chi sono io per farmi apostrofare dal figlio primogenito, che si mangia solo frappe e pastuccelle? Neanche castagnole o tortelli alla ricotta, per dire. Il senso di colpa e la voglia di fargli mangiare qualcosa hanno prevalso. Poi va be, ha prevalso anche la mia predilezione per i dolci di carnevale (sì, lo so, come la battuta è facile, fate pure).

Negli anni ne ho fatte diversi tipi ma oggi volevo provare una ricetta di Luigi Biasetto, vista di recente sul suo libro Senza dolce non è vita, dove lui spiega ricette da fare rigorosamente a casa, senza particolari passaggi che normalmente si fanno in laboratorio. Insomma, dolci facili o anche più complessi ma con tecniche replicabili e strumenti che tutti possiamo facilmente avere.

Certo, le frappe sono un dolce comunque di casa ma il risultato mi è piaciuto così tanto che non posso fare a meno di raccomandare di comprare il libro.

Eccole qui, frappe leggere, piene di bolle, che assorbono poco olio e che sono croccanti. Io sono una donna felice.

Una nota: l’impasto delle frappe ( o chiacchiere o lattughe a seconda della latitudine in cui vivete) necessitano di un riposo. Ebbene, questo riposo non deve avvenire a temperature troppe basse, pena la mancanza deprimente delle bolle. Quindi organizzatevi. Accendete la lucina del forno un po’ prima, oppure usate la funzione lievitazione del forno (se presente) e mettetele a riposo lì o , se ne possedete una, usate una cella di lievitazione casalinga (per esempio quello che ho fatto io per i panettoni, con una scatola di plastica e una serpentina) tenendo la temperatura a 24-25 gradi.

Le frappe, con tante bolle, di Luigi Biasetto

Le frappe, con tante bolle, di Luigi Biasetto

Ingredienti

    Per 6/8 persone
    Attitudine da avere: un mino di infarinatura con la pasta fresca
  • Farina molto forte (una manitoba va bene o anche una OO con W350 della Garofalo, ma io ho usato una 00 W 400 mulino Rossetto e credo che continuerò in eterno a usare per le frappe) 430 g
  • Latte 90 g
  • Lievito chimico 4 g
  • Uova 1 e mezzo
  • Zucchero 40 g
  • Sale 6 g
  • Vino bianco 20 g (io ho usato Vodka e la suggerisco, e tenetene vicino un altro cucchiaio, che potrebbe servire a seconda la forza della farina)
  • Burro morbido 40 g
  • Liquore alla’arancia (io ho usato triple sec) 20 g
  • La buccia di un’arancia e limone grattugiate

Procedimento

  1. In una ciotola o su una spianatoia, disporre a fontana la farina e versare al centro il resto degli ingredienti. Lavorare il tutto fino ad ottenere un impasto ben liscio, se serve aggiungere un altro cucchiaio di vodka, e lasciarlo riposare almeno un’ora ( ma meglio due o tre e al caldo, come spiegato nella nota sopra).
  2. cominciare a stenderlo poco alla volta, usando la macchina che si usa per la pasta fresca (da me si chiamava Nonna Papera), riducendo lo spessore a ogni passaggio. Stendere quanto più sottile possibile e disporre su una spianatoia leggermente infarinata. Utilizzando una rotella formare del rettangoli, rombi e losanghe, larghi circa 4 cm e lunghi 10.
  3. In una pentola portare a 175° abbondante olio di arachidi e friggere delicatamente le frappe, rigirandole una pio di volte, finché saranno dorate. Sgocciolarle su una carta assorbente. Quando saranno abbastanza fredde, spolverare di zucchero a velo. Enjoy!
http://www.cookingplanner.it/2018/01/14/le-frappe-con-tante-bolle/

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"