Frappe (o chiacchiere, lattughe, crostoli, cenci, etc etc) dicevamo. Quelle di Biasetto che tanto mi hanno colpito, sono qui. Mi piace tanto, questo dolce. E , sapendo che esistono tante versioni di servirle, dipendenti dalla regione d’Italia ma anche dalle tradizioni di famiglia, ho pensato di chiedere ai miei amici su fb come le condissero. Ne è venuto fuori una girandola di sapori che ho pensato di condividere con voi, perché ogni frappa ha il suo carattere, la sua indole, il suo modo di essere.
Sarà che per Natale non sono riuscita a scrivere nulla, sarà che Carnevale quest’anno finisce presto, io oggi dovevo fare frappe e, soprattutto, dovevo condividerle con voi. Ieri sono andata al supermercato e in un attimo di sconforto ho comprato un vassoietto di frappe al banco del pane. Si dà il caso che in generale siano fra i dolci preferiti di mio figlio, il quale, dopo aver assaggiato quelle comprata, ha sentenziato: “non capisco perché tu le abbia comprate, dovevi farle tu.”