Matrimonio all’italiana è il film che mi ha fatto amare la coppia Loren-Mastroianni. L’intensità di Filumena e Dummì fa entrare nella loro vita come se fossimo lì, spettatori di eccezione delle loro vite, quasi senza schermo davanti. Uno di quei casi in cui il film non delude rispetto alla versione teatrale. Anzi, rispetto alla storia sul palco, il film mostra dei flash back e dei retroscena utili a comprendere i personaggi.
Come nascono i bambini
Tema spinoso. Mi sono sempre detta “quando avrò un figlio, la spiegazione deve essere quella vera, adattata alla sua età e al suo linguaggio ma niente cavoli, cicogne e robe simili che poi quando crescono è peggio! E comunque meglio la verità scientifica (coniugato al sentimento che congiunge due persone etc etc.)”
“Il mare fa bene ai bambini”, continuano a ripetere imperterriti i pediatri e non potrei essere più d’accordo. Peccato che si dimentichino di aggiungere che spesso fa male alle mamme. La scorsa settimana, con un caldo umido che ci faceva invocare ad ogni ora un temporale (non siamo stati ascoltati), Albertino e La Pasionaria si sono scialati (per usare un termine saprese non facilmente traducibile! Diciamo che può essere inteso come un” si sono divertiti, rilassati e goduti l’atmosfera” ma non rende abbastanza l’idea di pura soddisfazione), facendo bagni al mare lunghi almeno un’ora e giocherellando sulla spiaggia
Ogni estate la stessa storia. Vi capita mai che qualcuno vi inviti dicendo “facciamo una bella insalata di riso fresca e leggera, che fa troppo caldo!” e vi ritrovate con un piatto di riso condito con sottaceti e condimenti pronti e farcito con svariati cucchiai di maionese, che tutto fanno tranne rendere leggero il piatto? Quella che doveva essere una cena all’insegna della freschezza diventa un piccolo macigno nello stomaco che vi farà rimpiangere un bel piatto di lasagne o peperonata per tutta la notte!
La terra, rossa. Tanto ricca e pietrosa quanto generosa con coloro che sono in grado di domarla. Costellata di sassi, (le chiancole) con cui i contadini costruivano i muretti a secco, così comuni in campagna. Quel colore rosso non lo ritrovo nella terra di nessuna altra regione, è caratteristico della Puglia e in particolare della Valle d’Itria, quella valle incantata fra Ostuni, Ceglie, Cisternino e Martina Franca dove fanno bella mostr i trulli, con le loro infinite storie da raccontare e con le cupole che le mantengono al sicuro.
Tempo fa avevo raccontato che non mangiavo il panettone ma che dopo aver assaggiato quello di Dario Loison, produttore conosciuto in quel di Gente del Fud in pieno Giugno, mi ero ricreduta. Infatti ora metto il Panettone fra i miei dolci preferiti. E’ un po’ di tempo che non riesco a partecipare ai vari contest, vuoi per motivi di tempo, vuoi per motivi di stanchezza fine anno ma quando ho visto sul sito Loison che si poteva partecipare al contest “Insolito Gelato” non ci ho pensato un attimo e mi sono iscritta! Semplicemente perché non volevo perdermi l’occasione di mangiare un buon panettone, stavolta in pieno Luglio…e poi il contest richiedeva di creare un gelato con il panettone..e considerando che adoro il gelato unire le due cose mi è sembrato golosissimo!
C’è sempre una prima volta, per tutto..e lasciate che vi racconto le varie prime volte di qualche sera fa.
Sono stata per la prima volta ad una degustazione del Gambero Rosso, alla città del gusto! La mia degna compagna di degustazione era Agnese di Amaranto e Melograno e, per la prima volta, sono uscita insieme a lei, che oltre a essere bravissima blogger e splendida fotografa, è anche compagna di eccezione! Il tema della serata era Vive l’Italie Forza Francia, ovvero due strade gemelle, che si incontrano, si dividono, si riprendono ma hanno percorsi paralleli.
Se c’è un blog in cui i post sono scritti e cesellati, la cui cifra stilistica è ormai cosa nota, in cui si spazia dalla ricette di cucine, alle mostre, ai libri,alla cultura tutta, quello è menù turistico (e qui è chiaro che sto puntando alla captatio benevolentiae delle autrici, mi sembra ovvio :D… il problema semmai è riuscire nell’impresa!)
Anni e anni or sono (davvero taanti anni fa e anche qualche kg fa) mi capitò un di sentire una frase che mi è rimasta impressa! Perché dico qualche kg fa? Perché a 20 anni era proprio un’altra storia (sigh) e mi lamentavo pure (non sapevo il simpatico effetto collaterale che le due gravidanze avrebbero avuto la cortesia di regalarmi…). Ero in piena estate, a Sapri, stavo passeggiando pigramente sul lungomare e guardavi una vetrina, quando si avvicina un tizio e mi fa “Vuoi sfilare?”
La devo smettere. Non si può andare avanti così. E’ già la terza volta in una settimana e sono solo al primo capitolo. Il problema è che devo andare a lavoro e, come la maggior parte dei pendolari (dico pendolari perché tanto muoversi dentro Roma corrisponde ad una viaggio in piena regola), passo il tempo sulla metro leggendo. C’è chi legge i giornali distribuiti gratuitamente, chi i quotidiani nazionali, chi i giornali di gossip, chi ancora qualche libro … io in questi giorni sto leggendo un libro di Massari(tanto per cambiare), “Non solo zucchero” , I volume (perché c’è anche il secondo e si dà il caso che io lo possieda!).