La passeggiata per le vie del centro romano è stata molto produttiva, come dicevo la scorsa volta .
Oltre al fioraio artista, appena sono arrivata in quel di Piazza di Spagna, uno dei primi personaggi incontrati è stato un venditore di caldarroste. Ecco, io alle caldarroste proprio non so resistere. Le devo mangiare! Costano un patrimonio (sono degne delle vetrine di D&G, Prada e Bulgari…), fanno ingrassare ma io non posso evitare di prendermene un cartoccetto.
Mi biasimate????credo di no!
Tornata a casa, sono andata a comprare, oltre alla zucca per la crostata al caramello, anche una bella dose di crema di marroni (non avevo tempo di farla) e del cioccolato gianduia: dovevo preparare una torta per la sera successiva e mi è venuta in mente questa combinazione:
Ricetta: Delizia al cioccolato e marroni:
Pan di spagna alle castagne
Crema pasticcera:
Per la mousse alla castagna
Per la mousse al cioccolato:
Per la bagna
sciroppo di zucchero e rhum fatto facendo bollire 2 dl di acqua, 3 cucchiai di zucchero per un minuto e aggiungendo 3 cucchiai di rum a fuoco spento
procedimento:
Pan di Spagna: Montare a lungo le uova con lo zucchero (20 minuti). Unire delicatamente dal basso verso l’alto le due farine setacciate. Imburrare e infarinare una teglia da 26 cm (va bene anche da 24). Cuocere a 170° per 30 minuti.
Crema pasticcera e mousse:
montare i tuorli con lo zucchero, unire la farina setacciata, versare il latte tiepido a filo. Mettere su fuoco basso e girare continuamente fino a cottura. Questa è la base per i due diversi tipi di mousse. Mettere la colla di pesce ad ammollarsi in un contenitore con l’acqua. Dividere la crema in due contenitori. Prendere una cucchiata di crema e scaldarla a microonde. Sciogliere all’interno della crema calda la gelatina ammollata e mescolarla alla crema pasticcera. Aggiungere la crema di marroni a una metà e il cacao amaro all’altra (io l’ho aggiunto a crema ancora calda perchè è più semplice amalgamarla). Unire delicatamente la panna montata.
Montaggio del dolce:
Prendere un vassoio e appoggiarci un anello rigido. Dividiere il pds in due strati. Mettere il primo strato all’interno dell’anello e bagnarlo con lo sciroppo di rhum. Mettere la mousse al cacao. Appoggiare il secondo strato di pds, bagnarlo con lo sciroppo e versare la mousse di marroni. Livellare bene e mettere in congelatore.
Decorazione.
Quando dovete servire il dolce, tiratelo fuori dal freezer, aspettate qualche minuto, aprite l’anello rigido e toglietelo dal dolce. Spolverate con cacao amaro e mettete in frigo almeno un’ora prima (se vi piace più morbido, anche di più). Dato che io dovevo regalare questa torta, ho decorato il tutto con del cioccolato plastico. L’ho fatto seguendo la ricetta riportata su note di cioccolato
Per comodità, questo dolce è molto adatto anche a monoporzioni nei bicchierini.
Come capita sempre, gli abitanti di una città se la godono pochissimo, specie se la città in questione è Roma. I turisti la conoscono meglio degli abitanti e questo è un vero delitto!
Poco tempo fa, approfittando di un giorno di ferie inaspettato, ho preso la storica decisione..e sono andata a fare una passeggiata al centro: Piazza di Spagna, Via del Corso, Via del Babuino…tutto ciò che il mondo ci invidia! Armata di macchina fotografica, ho deciso di fare la turista! L’esperienza è stata piacevole, rilassante e ricca di ispirazione culinarie (non solo questa di oggi :P) : insomma, da ripetere al più presto!
Perchè ispirazioni culinarie??? Ma se uno incontra un fioraio che fa queste cose, a che deve pensare?
e se poi uno ha appena letto una bellissima ricetta ( http://www.cilieginasullatorta.it/2008/11/ultimate-pumpkin-pie.html )…il collegamento è automatico! E allora si va subito a comprare una bella fetta di zucca e si fa una crostata in tipico stile americano.
Devo dire che questa torta è una sorpresa. Molto diversa dalle solite crostate di zucca, con un gusto particolare dato dal caramello e un colore meraviglioso! Il giorno dopo è ancora più buona!
Riporto la ricetta di Tuki:
La ricetta: Caramel pumpkin pie
Ingredienti:
Per il ripieno
- 200 g di zucchero
- 80 ml di acqua
- 475 ml di panna fresca
- 420 g di purea di zucca (come si fa?)
- 1 cucchiaino e ¼ di cannella in polvere
- 1 cucchiaino e ¼ di zenzero in polvere
- ¼ di cucchiaino di noce moscata in polvere
- 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere
- ½ cucchiaino raso di sale
- 4 uova grandi lievemente sbattute
Per la base:
- 250 g di farina
- 125 g di burro freddo
- 60 g di acqua fredda
- una punta di cucchiaino di sale
Preparare la base inserendo la farina, il sale, il burro a pezzetti, e l’acqua fredda nel frullatore e lavorare velocemente il tutto fino a quando gli ingredienti non si saranno amalgamati formando una palla (per chi ha il bimby saranno sufficienti 20 secondi a velocità 6); avvolgere l’impasto con pellicola alimentare e lasciar riposare in frigo mezz’ora. Nel frattempo preparare il ripieno. In un pentolino dalle sponde alte portare a bollore l’acqua con lo zucchero, evitando di mescolare, fino ad ottenere un bel caramello dorato scuro (ci vorranno 10 minuti circa, io avrei dovuto lasciarlo scurire ancora un attimo); togliere subito dal fuoco ed unire a più riprese la panna (io l’ho scaldata senza bollirla), con molta cautela e mescolando continuamente, noterete che il composto inizialmente tenderà a bollire molto violentemente. Riportare sul fuoco e portare ad un lievissimo bollore, sempre mescolando. In un recipiente grande mescolare la purea di zucca con il sale e le spezie, unire gradualmente il composto caldo ed amalgamare, aggiungere anche le uova e lavorare il composto con la frusta in modo da ottenere una crema omogenea. Stendere la pasta brisée e foderarvi uno stampo da crostata (25 cm di diametro e circa 5 di altezza), bucherellare il fondo con una forchetta e versarvi il ripieno arrivando quasi al bordo. Infornare in forno preriscaldato a 180°C e cuocere per circa 55-60 minuti o fino a quando il centro del ripieno non risulterà rappreso. Lasciar raffreddare il dolce completamente prima di sformarlo.
Scena numero uno:
Entro in cucina, apro il rubinetto per prendere un pò d’acqua e mia figlia, di due anni e mezzo, mi dice:
“Mamma, fai la torta?”
Scena numero due:
Apro uno sportello del mobile del salone per prendere un piatto :
“mamma, fai doccetto?”
“ma che non lo vedi che prende un piatto? farà la foto no?” risponde il fratello (ormai ha 5 anni: è più consapevole!).
Scena numero tre:
Porto una crostatina, frutto dell’ultimo esprimento, a mio marito. Sta per mangiarla ma alza gli occhi e incontra il mio sguardo indagatore. Si blocca e sembra che abbia quasi timore:
“aspetti che ti dica com’è?” e poi l’addenta con circospezione (non sia mai che non gli piaccia..)
Per la buona pace della mia famiglia, credo sia giunto il momento di aprire un blog!
Su un vecchio numero di Sale&Pepe, c’era la ricetta di una ciambella alle mele e lavanda! L’ho presa e modificata secondo i miei gusti!
La ricetta: Torta di mele alla violette
Ingredienti:
260 gr di farina 00
60 gr di fecola di patate
4 uova medie
300 gr di zucchero
80 gr di olio (io uso quello di riso)
220 gr di the alla violetta
2 mele gialle
1 bustina di lievito
zucchero, fiocchetti di burro e qualche folgliolina di the per la superficie
per la teglia (da 24 cm): burro e pan grattato
Procedimento:
Sbattere le uova con lo zucchero in una terrina, unire l’olio, e il the alla violetta. Setacciare la farina con la fecola e il lievito e unirlo all’impasto. Sbucciare le mele e tagliarle a fette. Ungere la teglia con il burro sciolto e ricoprirla con il pan grattato. Versare l’impasto nella teglia e adagiare le fettine di mela. Cospargere di zucchero, fiocchetti di burro e qualche fogliolina di the. Trasferire nel forno già caldo a 180° e cuocerlo per un’ora e 15 minuti (e comunque fare la prova con lo stecchino).
Ah, dimenticavo….con questa ricetta partecipo al contest Inventa Mela dell’Araba felice!