Potevamo fermarci solo a tre? Ma soprattutto, potevamo fermarci?
Se qualcuno, tipo la sottoscritta, arranca anche nel fare i post, la old fashioned Lady è assolutamente inarrestabile!
E ha tirato giù un libro che dovrebbe far impazzire l’universo mondo, editore prestigioso compreso! COn l’aiuto di tutta la community e la ricetta della gara (che ricordo sempre con piacere perché mi vide vincere LOL): le torte salate!
Allora, parliamoci chiaramente!
Ecco i particolari:
Sì, perché ci sarà un tour di presentazione da far impallidire i migliori scrittori! E figuratevi se potete perdervi l’occasione di vedere in azione l’mtc group! ma dai!
Un libro intero sulle torte salate, che già da solo è l’oggetto dei desideri della collezione primavera-estate 2016, poi con la grafica della Mai, ma volete mettere?
Vi ho convinto? devo dirvi che ci sarà anche la mia ricetta? no, non funziona? e su, andate almeno per essere travolti dalla forza della Alessandra!
Siamo a più di metà Marzo, fra poco è Pasqua e subito dopo è anche il mio compleanno. La primavera che arriva e una Comunione da preparare: il mio primogenito, che chiameremo convenzionalmente Albertino, a Maggio fa la Prima Comunione e quindi mi sono lanciata nei preparativi, nella lista del buffet, nelle partecipazioni, nelle decorazioni … cose da far impallidire un wedding planner, insomma.
Il bignè di San Giuseppe, ovvero quello che, per un romano, rimane l’indiscusso dolce della festa di San Giuseppe.
Capiamoci: so benissimo che la zeppola napoletana è famosissima (ottima senza dubbio) e ormai diffusa in tutta Italia. Ma a Roma, da fine febbraio e fino al 19 Marzo, i bignè di San Giuseppe la fanno da padroni. Per me, pur figlia di un papà con origine campane, la zeppola era addirittura qualcosa di esotico, mangiato solo se capitavamo giù in quel periodo. Immaginate lo sconforto nel vedere, molti anni dopo, così trascurato questo gioiello della pasticceria.
E allora rivalutiamolo, il bignè per antonomasia.