Sweety è appena passato e ancora devo riprendermi dalle emozioni. Ci metterò un po’ ma poi vi racconto come è andata: per me, per le finaliste, per il pubblico, per i giudici. Per tutto insomma. Sono felice, nonostante il meccanismo sia tutto da oliare … ma le premesse sono talmente buone che dire “ne vale la pena” è poco.
A parte queste due cosette da nulla :), volevo prima di tutto dare spazio alla gara di una che è responsabile di avermi fatto fare tre tipi di gnocchi in una giornata: quelli rustici, quelli un po’ più snob e quelli pieni di sé ma con un’anima.
Il problema serio è che la Flavia mi ha fatto venire in mente tante idee su come usare la benedetta brisée di roux, sfida di questo mese dell’mtc. Torta salata o quiche, con le differenze del caso. Ma in mente ho almeno altre tre versioni. Non ho idea se riuscirò a farle tutte (ma la Flavia può tranquillamente cominciare a preoccuparsi per il proliferare di post da sorbirsi). Il progetto però c’è e le intenzioni anche!
Passione Brasile, in questa casa, da un po’ di tempo a questa parte.
I mondiali di calcio hanno colpito ancora, direte voi. No, sì, forse. Ma non solo.
In questa casa, da quando è uscito Rio 2, non si vive più. Blu e Joyel sono diventati gli amici inseparabili di Albertino e della Pasionaria. La cosa peggiore è stata che il supermercato vicino casa ha messo, come premi agognati, i peluche dei pappagalli più amati della storia. Quindi mi costringono a una fastidiosissima caccia al bollino, fosse altro per avere il maggio numero di personaggi possibili. Ci dormono insieme, ci fanno colazione e se li portano a passeggio. Ormai il sogno conclamato di tutti, è quello di andare a Rio De Janeiro e perdersi nella foresta amazzonica. Per parte mia, ci sto seriamente pensando. Magari mi perdo in solitaria.
Ah, la vita del pescatore. Avendo un papà nato Sapri (l’ultimo paese della Campania) ed avendo la casa dei nonni a circa 200 mt dal mare…di pescatori ne ho visti un bel po’ e ne ho sempre frequentati parecchi. Vi dico solo che Sapri c’è addirittura un pane a loro dedicato
Sono stata ben contenta quindi, nell’affrontare la ricetta del mese dell’MTC, che fosse la Fideuà della Mai. Non perché conoscessi questo piatto (nonostante un mese intero passato in Spagna, in gioventù …) ma perché mi permetteva di legare tanti sentimenti: il legame che provo per la Spagna, la nostalgia per il paesello natio e, cosa non trascurabile, l’amore per il mare. Ben venga quindi un piatto inventato in una cambusa, con il frutto del lavoro quotidiano e ciò che si aveva a disposizione.