E’ stata durissima! Vi dico la verità..per me e Laura è stato proprio complicato scegliere le 4 vincitrici del contest “Metti uno stilista a cena”! Ci avete messo in difficoltà..perchè tutte quante avete tirato fuori la fantasia, la creatività e anche dei bellissimi post! Non era un contest semplice, lo sapevano! Sicuramente “fuori le righe”..ma avete creato delle ricette e degli abbinamenti davvero splendidi!!! E Laura ed io siamo molto dispiaciute di aver dovuto sceglierne solo 4! In questo contest, quello che mi interessava era mettere a confronto due mondi molto diversi, se volete, ma che sono così importanti per la cultura italiana! Con molto orgoglio, secondo me l’Italia rappresenta il meglio in fatto di cucina e di moda (curioso come l’altra nazione, la Francia, che ci fa concorrenza su un campo sia concorrente anche sull’altro :) ) e quindi unire per una volta le due cose era una sfida interessante! Si doveva cogliere la cifra stilistica di uno stilista (o di un oggetto di moda amato) e si doveva interpretarlo, gastronomicamente parlando, secondo il proprio gusto!
Comunque, bando alle ciance ed ecco il nome delle vincitrici (parimerito):
Francesca: Abbinamento con Desigual
http://latemerariafra.blogspot.com/2011/06/metti-uno-stilista-cena-e-certo.html
Gloria: Abbinamento con Diego Dolcini
http://fashion-food-fashion.blogspot.com/2011/06/mini-cheesecake-al-cioccolato-e.html
Federica: Abbinamento con Giorgio Armani
http://notedicioccolato.blogspot.com/2011/06/cena-con-george.html
Valentina: Abbinamento con Gucci
http://www.cookingplanner.it/cremoso-banana-e-nocciolata-abbinato-a-gucci/
Per quanto riguarda i premi, Laura manderà i suoi a Federica e Gloria, mentre io manderò i libri a Francesca e Valentina! Li volete vedere???? “sfido” le vincitrici a fare una bella foto del premio e abbinaarci qualcosa (“aridaje questa con questi abbinamenti strani :D..vada per gli stilisti..ma ora anche con i premi dobbiamo inventarci qualcosa???” Lo so che l’avete pensato :P……va bene! era solo un’idea perchè siete state bravissimissime..ma la foto fatela e mandatemela!!!!). Una parola in più per Valentina: quando ha partecipato a questo contest, era una non-blogger! Da qualche giorno ha aperto un blog tutto suo e quindi le facciamo davvero tanti in bocca al lupo! Però sono personalmente molto contenta che abbia vinto una persona che non aveva un blog a dimostrazione che possono, e devono, partecipare tutti!
Vi lascio qualche bella foto di alcune delle partecipanti.. a voi quale ricetta piace fra quelle presentate? Chi avreste votato? Dai, fatemelo sapere!
Ci provo, incessantemente e con tenacia…ma, a parte la schiacciante superiorità numerica di due figli contro una mamma, devo riconoscere che loro sono indubbiamente dotati di forze superiori alle mie. Me la fanno sempre. Ammettiamolo: Mimì e Cocò sono due ribaldi e furfantelli che, in un modo o nell’altro, non solo si fanno perdonare tutto ma mi mettono in quello stato di grazia, chiamiamolo pure di giuggiolamento materno per cui la punizione/ comportamento severo/disciplina ferrea spesso vanno beatamente a farsi friggere.
In questi giorni si sta consumando una piccola battaglia della serie: “vadiamo quanto ci mettiamo per far esurire mamma” e si stanno comportando egregiamente: le fila sono serrate, i due fanno comunella per litigare il più possibile sulle peggiori stupidaggini che un adulto possa immaginare (solo un adulto però…. per i bambini litigare su chi debba sedersi più vicino ad un plasma di 52 pollici è essenziale, sia mai che si dovesse vedere poco). Ll’adulto medio si imbestialisce a sentirsi chiamare con una frequenza di 3 volte al minuto (per ciascun figlio, per un totale di 6 volte a minuto) e per di più, quando gli viene in mente di guardarli in cagnesco, uno dei due se ne esce con la frase: “che sei arrabbiata con me? lo vedo da come metti la bocca!”. Il senso di colpa che mi assale è vergognoso.
Io sinceramente resisto. Insomma, è mio dovere cercare di educarli e siccome vengo accusata dal parentado di essere o troppo remissiva o troppo severa a seconda dell’argomento educativo, cerco almeno di salvare la faccia con loro e, nella migliore tradizione, quando la situazione diventa ingestibile, urlo la frase che ogni buona mamma impara essere quella giusta, netta e definitiva :” adesso chiamo papà”. Per ora funziona. In futuro chissà. Ma la vera domanda è: ai bambini fanno un corso specifico? come fanno a imparare queste cose?
L’altra sera avevamo previsto la solita fuga domenicale dal caldo afoso della città e la meta era altrettanto solita: noi andiamo a Frascati! Cittadina deliziosa, allegra e fresca..iresistibilmente fresca. Si trova nel cuore dei Castelli Romani e la sera è una salvezza..anche se è presa d’assalto da tutti i romani..ma fa niente! Adoro lo “struscio” vacanziero anche se non sono in vacanza! Poi per frascati ho un debole, quindi ci vado sempre volentierissimo! A differenza del solito però ci ero arrivata piuttosto nervosa perchè Albertino e la Pasionaria avevano dato il meglio di loro durante un litigio quindi non stavo un granchè quanto a disposizione d’animo e avevo deciso che non si meritavano gelati/ricordini sulle bancarelle, giostre o robe varie. Niente di niente, dovevano assumersi le loro responsabilità. Poi arrivati lì, mentre scendiamo dalla macchina Albertino mi guarda, mia abbraccia e mi dice: “tu sei più bella di tutte le mamme”. Hummm…ho cominciato a sentirmi un cane ma dovevo resistere, mica potevo cedere così. Avevo detto niente e niente sarebbe stato. Poi, mentre guardavamo le bancarelle ho deciso che almeno potevo chiacchiarare con i miei pargoli, e così Albertino, dalla sua carrozzina-ufo (quella sera era troppo stanco per il carrellino) si è messo a leggere tutte le insegne dei negozi che vedeva. Faceva un ottimo spelling, da esserne proprio fieri per i suoi 5 anni. Ari-hummmmmm..magari una cosetta piccola gliela potevo pure comprare….no, e altrimenti che senso ha una punizione? Poi, ingenua come sono, gli ho fatto la solita domanda scema (e pericolosa) che un genitore fa con frequenza regolare ” a chi vuoi più bene tu?”
Lui ci pensa 10 secondi e mi fa “Fra tutte le mamme voglio più bene a te. Fra tutti i papà voglio più bene a papà. Fra tutti i nonni voglio più bene a..(e qui non avrete mai la sua risposta per mia pace: lo sappiano da subito i nonni che leggono). Fra tutti gli zii voglio più bene a (..stesso discorso, niente risposta..resterà un mio segreto! :P)” E non ancora soddisfatta ho domandato ” e fra tutti questi qui?” “fra tutti questi qui vinci sempre tu“
Ho deciso di comprare a lui e Cocò (per par condicio) un animale di legno: una balena e un micio. Insomma, con che cuore potevo riportare a casa quei due senza nulla? In fondo è scientificamente dimostrato che l’eccessiva severità non fa ottenere i migliori risultati. Poi si vedeva lontano un miglio che quel bimbo aveva un’intellegenza notevole (o, quantomeno, un’ottimo gusto in fatto di mamme).. sì sì. Però il gelato no…non potevo mica esagerare. Il punto su qualcosa dovevo tenerlo. Peccato che io e mio marito abbiamo fatto cambio bimbi: io mi sono presa per mano la Pasionaria e lui andava in giro con Albertino, tanto le bancarelle l’avevamo superate e stavamo passeggiando per la via centrale. A un certo punto mi accorgo che lei si era fermata. Era in mezzo alla gente, col visetto completamente reclinato verso l’alto e la bocca un pò aperta e sorridente. “Che fai?” le ho chiesto (questo maledetto vizio di fare domande me lo devo togliere!). Lei tira su piano piano il suo ditino e lo punta verso l’alto, spostando il piccolo braccio (un pò alla E.T.-telefono casa ma senza nessuno con cui congiungere il dito). Senza spostare il viso di una virgola ride e mi dice “io guardo il cielo”. Era deliziosa. Una bimbetta biondina e riccioluta che camminava a testa in su fra un mare di persone guardando il cielo con un sorriso..e nel cielo non c’era nemmeno una stella. La mia “guardatrice di cielo” era felice di guardarlo , purtroppo, e io questa cosa la facevo spessissimo da piccola (e non solo da piccola) quindi capico molto bene come si sentisse.
Coppetta alla nocciola per lui, coppetta al cioccolato e stracciatella per lei, cono cocco-cioccolato e panna per mio marito e fragole per me. La disfatta. Appunto. Ma come si fa?
La ricetta di oggi nasce da due cose: la prima è che mentre tornavamo alla macchina Albertino si è messo a gridare di gioia nel vedere le palme altissime che ci sono a Frascati e dire tutto felice ” mamma, mi sembrano gli alberi dell’estate” (alias palme con i relativi frutti: gli ananas) e dal fatto che dovevo terminare la scorta di latte di cocco (dopo la terza ricetta col cocco e affini giuro che poi non ne uso più per un pò)
RICETTA: MAIALE AL LATTE DI COCCO, ZENZERO E ANANAS
Ingredienti
Procedimento
Versare il burro chiarificato in un tegame. Infarinare leggermente i pezzi di maiale e versarli nella pentola. Far rosolare per un paio di minuti e rigirare bene ogni pezzo. Versare il latte di cocco e far cuocere a fiamma bassa. Dopo una decina minuti e quando si è pressocchè asciugato il latte di cocco, aggiungere i pezzi di anas, lo zenzero e il sale. Lasciar cuocere per altri 5 minuti. Servire caldo o tipiedo.
Lo vedete quel bimbo che cammina col carrellino? Che corre in bicicletta? Che nuota col suo istruttore? Quel bimbo lì un anno e mezzo fa al massimo gattonava e stava in piedi con dei tutori lunghissimi, che gli imprigionavano le gammbe fino all’anca. Quel bimbo lì è nato con un problema per il quale i migliori dottori non scommettavano sul fatto che sarebbe stato seduto. Quel bimbo lì fa anche 2 o 3 passetti senza carrellino, da solo prima di cadere. Quel Bimbo lì è mio figlio. E va alla fondazione SANTA LUCIA da Gennaio dell’anno scorso. Io non so spiegarvi l’impegno che ci vuole da parte dei medici, della fisioterapista, del bambino e della famiglia, perchè si dovrebbe vivere. Posso però dirvi che in questo preciso momento, tutti i genitori e il personale del Santa Lucia stanno bloccando fisicamente una strada davanti alla Regione perchè non vengono ascoltati e ricevuti. Perchè gli si fa la carità di tenerli buoni mentre si risolvono le soluzioni di altri ospedali, come il San Raffaele (ovvio che è importante anche quello..ma al Santa Lucia dura da anni). Io non so fare che questo..fare pubblicità in rete affinchè qualcuno rispinda. La Presidente Polverini non ha ritenuto opportuno rispondere alla mia precedente lettera, forse non era sufficiente. Credo però che abbia il dovere di ripsondere a mio figlio e di rispondere a chi spende la vita e il lavoro insieme a lui. Stanno togliendo la fiducia nelle Istituzioni a tanta gente e la speranza a tanti malati. Vi prego, se avete idee, mezzi, suggerimenti, di far giungere questo messaggio da parte di mio figlio a chi di dovere. Sono mortificata nell’usare un blog di cucina per fare questo appello, Non dovrebbe essere così, si dovrebbe parlare di cibo, non di sanità e politica…ma ci costringono a farlo e dopo i refrendum, io nella forza della gente ci credo. Scusate se questo post è scritto male e velocemente. Ma ho saputo ora dei problemi ai manifestanti. Vi lascio il mio piccolo che canta fratelli d’Italia. Sentitelo mentre guardate le foto, solo perchè la sua Italia ci può essere e magari, un giorno lontano, potrà visitarla camminando.
Non ero mai stata in un pastificio. Ero molto curiosa, avevo passato un pò di tempo a pensare a cosa avrei trovato e mi immaginavo fila di pasta che scendevano in qualche rullo, rumori forte, spaghetti volanti e tanti tanti pacchi di pasta. Tutto questo c’era. Ma se qualcuno mi chidesse di dire la cosa più importante che mi ricordo del pastificio Garofalo, direi: l’odore della farina. Era buono..il profumo si spandeva ovunque e mi sembrava di essere in un panificio piccolo, ad assoporare il profumo delle diverse farine. Io la Garofalo la mangio da quando sono piccola e non dovevamo certo convicermi di chissà quale qualità che non conoscessi. Se mi avessero descritto le mille e una caratteristiche dei 66 tipi di trafilatura non mi avrebbero lasciato un ricordo superiore. Ho sentito l’odore della farina migliore che possa ricordare, in una fabbrica enorme, con tanti macchinari, rumore, pacchi di pasta. Sì, l’odore artigianale della pasta. Ora è una certezza.
La gente del Fud porta grandi collane e stoffe vivaci..
La gente del Fud mangia panettone a giugno…
La gente del Fud mangia..e mangia tanto, con gioia..
La gente del Fud degusta la pasta..senza sale e dopo 10 minuti (e verifica che sia ancora bella nel piatto)…
La gente del Fud sta insieme e si diverte..
La gente del Fud è senza cravatta ma con una maglietta (anzi due)…
La gente del Fud viene accolta da ragazzi disponibili e, soprattutto, viene accolta da “Messi”…
La gente del Fud si gode le bellezza della terra e della vita…
La gente del Fud ha un suo progetto e sono felice di farne parte…
Da quando mio marito ed io abbiamo conosciuto queste persone, la nostra vita è cambiata tantissimo. Dopo che qualcuno ci ha mostrato il mondo del buon cibo e del buon vino…nulla è stato più lo stesso. A cominciare dal fatto che mio marito, col tempo, è diventato sommelier e che fa parte del gruppo della Delegazione dell’AIS dei castelli romani, guidata dal bravissimo Fabrizio Gulini, che organizza, fra le altre cose, degustazioni, incontri ed eventi. Il mondo del vino è decisamente pericoloso. Perchè? Perchè una volta entrati, si viene catturati da un fascino irresistibile e irreversibile, da cui difficilmente ci si può staccare. Personalmente sono molto orgogliosa del fatto che mio marito sia sommelier, anche se ammetto che difficilmente lo seguo, dato che non bevo (ebbene sì!). In compenso mi piace moltissimo sentire tutti i profumi e gli odori del vino, quindi non è raro trovarmi a roteare maldestramente il bicchiere cercando di captare quegli straordinari segnali che i sommelier sanno interpretare con tanta maestria. Quando, qualche tempo fa, mio marito mi disse che la Domenica successiva avrebbe avuto un evento a Velletri, ho risposto con il solito, “va bene”, dando per scontato di rimanere a casa, se non che aggiunse, con molta tranquillità, “la giornata sarà dedicata al carciofo alla matticella”.
Non mi è parso vero: avevo sempre sentito parlare del carciofo cotto in questo modo particolare, ma non ne sapevo un granchè! Quando ho capito che c’era la possibilità di assaggiare vari piatti a basi di carciofo e soprattutto, vedere come veniva cotto, nella migliore tradizione degli imbucati ho chiesto di poter partecipare. Ho fatto non bene, benissimo: è stata una giornata splendida, interessante, golosa e ricca di informazioni.
Premetto che questa non è pubblicità nel senso convenzionale del terminale: non è il mio lavoro e non ho la competenza per farlo. Posso però parlarvi delle persone che ho incontrato, delle cose che ho visto e di quello che ho imparato, della passione della gente per un prodotto e della bontà di alcuni piatti. Allora sì, in questo senso faccio pubblicità. Posso raccontarvi che, nelle campagne di Velletri, c’è un posto che non ti aspetti, un’azienda produttrice di vino che si chiama La Luna Del Casale. La proprietaria mi ha spiegato che il nome è dovuto al fatto che si vede una Luna meravigliosa che condiziona ogni fase della loro esistenza. Sono partiti dall’acquisto di un casale diroccato e una piccola vigna e ora hanno una azienda giovane, avviata e una elegante location. Non posso dirvi molto sulla qualità del loro vino perchè non l’ho assaggiato. Ma scommetto sull’amore e sulla cura che ci metteno nel produrlo, dato che hanno dato il nome dei loro figli, Alessandro e Sara, a due dei loro vini..e il terzo vino, Sebastiano, è in arrivo. Con delle premesse così, un’azienda può solo crescere bene. Posso anche raccontarvi della bellissima visita alla vigna fatta con l’enologo (che è anche il proprietario). Ho imparato molte cose, nel giro di poco tempo. Difficile spiegarle tutte..vi consiglio di visitare una vigna! Però posso dirvi, con grandissima soddisfazione, che ho capito il motivo scientifico per cui i sommelier dicono che in un vino sentono l’aroma di lampone, di amarena, piuttosto che di gomma o di pane! Pensavo fosse un codice massonico..e invece c’è la spiegazione! Deve essere bravo l’enologo se poco ci è mancato che mollassi tutto per dedicarmi a coltivare la vite :)
Posso ancora raccontarvi di due persone speciali, Daniela e suo padre, Franco Salvatori. La prima, gentile e disponibile è anche un ottima cioccolataia (” in te vedo una grossa cioccolata” le ha detto una cliente appena l’ha incontrata). A Franco devo dire grazie per la pazienza con cui mi ha raccontato del carciofo alla matticella, della sua storia e per avermi mostrato come si cuoce. Abbiamo parlato per più di un’ora. Nei tempi passati, era usanza piantare una pianta di carciofo (qualità romanesco, ovviamente) alla fine di ogni filare di vite e i contadini, al termine della mattina di lavoro facevano colazione cuocendo i carciofi su una brace fatta dai legni dell’anno precedente, le matticelle appunto. Questo si ripete ogni anno, a Velletri, e spero che la tradizione non vada mai perduta. Il carciofo si condisce semplicemente con olio, aglio e mentuccia e, quando la brace è pronta, si inserisce per 2/3 circa nella brace fumante. Quando il fumo diminuisce in maniera evidente, vuol dire che l’olio del condimento ha bagnato troppo il punto in cui si trovano i carciofi ed è giunto il momento di spostarli: uno a uno e rigorosamente a mani nude. ” Cuocere il carciofo alla matticella è semplice e come tutte le cose semplici è difficile”: così mi ha detto Franco. Dopo un’ora circa il carciofo è pronto. Pensate che sia sufficiente? No, perchè bisogna anche saperlo mangiare. Normalmente va messo su una fetta di pane, dove deve cadere quel pò di olio rimasto. Si tolgono le foglie esterne più dure e bruciate, poi, man mano che si sfoglia, si comincia a mangiare la parte del carciofo vicino all’attaccatura, finchè si giunge a poter mangiare il carciofo totalmente morbido. E’ un sapore difficile da scrivere. Forse perchè si viene anche caricati da un’attesa spasmodica: il profumo del carciofo cotto sulla matticella comincia presto a spandersi e voi siete lì, ipnotizzati a guardarlo cuocere e a chiedervi quando sarà pronto. Vale la pena aspettare. Oltre ad aver assaggiato il mio primo carciofo alla matticella, ho gustato i vari piatti preparati dallo staff, fra cui, udite udite, il gelato al carciofo e mentuccia! Ebbene sì, ci hanno fatto anche il gelato, ed era davvero fresco e buono. In generale il carciofo è considerato inabbinabile, una sorta di croce per tutti i sommelier ma evidentemente qualcosa si può fare.
E quando si ha la fortuna di poter gustare il vino sotto il consiglio di un sommelier, conviene sempre farlo, perchè dietro quei gesti eleganti, il modo particolare di versare il vino, di farlo roteare, di sentire bene i profumi, non c’è la voglia di impressionare ma c’è tutta una cultura e una spiegazione che rende il bere il vino una esperienza per il palato. Mandare giù un bicchiere dietro l’altro non ci rende dei buoni bevitori ma solo delle persone distratte che, forse, maltrattano un pò il gran lavoro che c’è dietro la sua produzione.
Ho conosciuto poi Anita, giovane wedding planner con grande entusiasmo: mi sono innamorata subito dei suoi tulipani! Ditemi voi se non arricchiscono la tavola e la rendono speciale!
Vi confermo che ho trascorso una splendida giornata perchè sono tornata a casa sorridendo..anche se, forse il mio sorriso era in parte dovuto , complici quei ragazzacci dell’AIS, al dolcissimo Pedro Ximenez che mi hanno fatto assaggiare e più di una volta (e vi posso giurare che dentro ci ho sentito un odore intenso di fichi!!!)
E’ dai tempi della sfilata delle blogger che ho in testa l’abbinamento cibo-moda. L’Italia è famosa nel mondo per il cibo e per la moda, che rappresentano non solo un puro scambio economico, un passaggio di soldi ma anche un modo di essere, di sentire, di mangiare, di pensare. Poi, tempo fa ho letto due articoli che mi hanno molto divertita: Tuki, che qui diceva che la Chiffon cake le faceva venire in mente Alberta Ferretti (la signora dello chiffon) e Sigrid che ha abbinato a Dolce&Gabbana un risotto in bianco e nero. Entrambe hanno cercato di capire lo spirito dello stilista, la “cifra artistica” che lo contraddistingue e gli hanno abbinato un piatto. L’ho fatto anche io con questo nella foto. Ho pensato ad Armani, alla sua raffinatezza mai eccessiva, alla sua eleganza, alla sua famosa espressione: “l’eleganza non è essere notati ma essere ricordati”. Armani vuol dire tailluire severo, maschile ma anche abito da sera seduttivo e affascinante. Mi è venuto in mente il nero, come il colore che indossa sempre Lui, interrotto da due colori, un rosa tenue e un rosa più scuro, nell’ordine gamberi e barbabietola. Niente di più che una semplice insalata di riso..ma con ingredienti diversi e stravolta nella composizione solita.
E allora rilancio la palla a voi: che ne dite di un contest che abbini il mondo del cibo al mondo della moda? In collaborazione con Laura di Tentazione Make up, vi invito al contest “METTI UNO STILISTA A CENA“. Queste le regole:
1) pensate al vostro stilista preferito, oppure ad un oggetto di moda (un bracciale, un vestito, una borsa, una collana, etc..), cercate di capire cosa definisce il suo stile e la sua personalità e dedicategli un piatto (sarebbe carino, nel caso di un oggetto personale, che postiate anche la foto!). Importante la scelta degli ingredienti e della ricetta ma anche la composizione del piatto!
2) avete tempo fino al 15 Luglio e potete partecipare con una sola ricetta, postando qui il link del vostro post come commento a questo ed esponendo il banner nel vostro blog (può partecipare anche chi non ha un blog spedendo foto e ricetta a caris@cookingplanner.it)
3) sarebbe molto carino se vi iscriveste alla newsletter di Tentazione Make Up (le loro rubriche sono UTILISSIME!). Per farlo basterà andare sul sito (http://www.tentazionemakeup.it/) e sulla colonna a destra troverete un boxettino dove inserire la vostra mail, cliccate sul pulsante iscriviti e il gioco è fatto!
4) verranno scelte 4 ricette che verranno poi pubblicate anche sul portale di Laura nella sezione cucina. Le 4 ricette scelte riceveranno inoltre dei premi fashion ovviamente! Eccoli qui (a breve metterò le foto):
1) parure bracciale e orecchini di swarovski
2) anello di agata bianca
3) il libro di Enzo e Carla “Ma come ti vesti”
4) il libro di Enzo e Carla “Ma come ti vesti“
Di seguito, il banner del contest! Dai, tirate fuori la parte modaiola che è in voi!!!
RICETTE ARRIVATE VIA MAIL (ragazze, ho ristretto io le foto e caricato su una mia pagina parte della mail)
1) http://www.cookingplanner.it/la-pastiera-di-imma per Fausto Sarli
2) http://www.cookingplanner.it/crostata-al-cioccolato-di-anna-maria/ per Dior
3) http://www.cookingplanner.it/dolce-allarancia-di-chiara/ per Valentino
4) http://www.cookingplanner.it/pasta-gratinata-di-elisabetta/ per Cavalli
5) http://www.cookingplanner.it/torta-con-le-farfalle-di-laura/ per Blumarine
6) http://www.cookingplanner.it/uova-alla-benedict-di-rossella per Ralph Lauren
7)http://www.cookingplanner.it/panna-cotta-alle-fragole-di-emma/per Valentino
8) http://www.cookingplanner.it/pollo-ai-peperoni/ per Alexander Mc Queen
9) http://www.cookingplanner.it/pasta-di-filomena-g/, per luois Vitton
10) Valentina, http://www.cookingplanner.it/cremoso-banana-e-nocciolata-abbinato-a-gucci/
Blog:
1) la temerariafra, http://latemerariafra.blogspot.com/2011/06/metti-uno-stilista-cena-e-certo.html
2) cuori in padella, http://cuorinpadella.blogspot.com/2011/06/la-parmigiana-di-melanzane-in-un-cake-e.html
3 ) la cuoca sopraffina http://www.lacuochinasopraffina.com/cosa-cucino/dessert-veloci-il-cranachan-alle-ciliegie/2522
4) amiche cuoche, http://amichecuoche.blogspot.com/2011/06/sponge-cake-alle-fragole.html
5) acquolina, http://acquolina-francesca.blogspot.com/2011/06/francy-cherry-tart-with-macarons.html
6) fashion, food and various thoughts, http://fashion-food-fashion.blogspot.com/2011/06/mini-cheesecake-al-cioccolato-e.html
7) note di cioccolato, http://notedicioccolato.blogspot.com/2011/06/cena-con-george.html
8) il blog di Giordana Talamona, http://www.giordanatalamona.it/blog/2011/06/16/stinco-di-maiale-allalsaziana-con-fonduta-di-munster-messieurs-dammes-le-jambonneau-braise/
9) rossa di sera, http://www.rossa-di-sera.com/2011/07/aperitivo-rosso-valentino.html
“Questo è davvero un posto magico”.
Così mi spiegava Eugenio Cioffi, parlando del suo agriturismo, della sua azienda, del suo ficheto. E lo diceva con orgoglio e con affetto, con la convinzione di chi ha rinunciato un posto in Germania da ricercatore per dedicarsi, insieme alla sua famiglia, a riportare un luogo (la terra di suo padre) e un prodotto al loro giusto riconoscimento. Più conosco il Cilento e più lo amo, forse anche grazie a chi, con preparazione e impegno, sta portando avanti progetti belli per la propria terra. Ho conosciuto Eugenio grazie ad Enzo Crivella (guardate cosa racconta di lui Luciano Pignataro) che me ne ha parlato dicendo “quello è un genio”. Di Enzo mi fido, perchè è un amico, è uno che ama profondamente il suo lavoro e ha una passione verace per i prodotti del Cilento…infatti ho passato, durante le vacanze pasquali a Sapri, un bellissimo pomeriggio. La mia visita all’agriturismo Muriké nasce dalla voglia di conoscere meglio un prodotto tipico della mia zona di origine: il fico bianco del Cilento. Ho mangiato molte volte alla Chocolathera, un gelato eccezionale e dei dessert raffinati, fatti con questo frutto e volevo saperne un pò di più. E allora concedetemi di fare un pò di pubblicità progresso, spontanea e sentita :)!
E non è che debba impegnarmi molto per fare pubblicità: le poche foto, fatte al volo (e mentre Mimì e Cocò si lamentavano come al solito..ma lasciamo perdere) mostrano da sole che cosa si trova incastonato fra le montagne di Morigerati e Sicilì, attraversato dal fiume Bussento. Eugenio non riesce a staccarsi da questo posto e dalle sue marmellate e ci credo. “Sue” perchè le fa proprio lui, con cura (addirittura eliminando la buccia) e competenza! Il fico bianco del Cilento essiccato gode della Denominazione di origine protetta, la polpa è pastosa, di colore giallo ambrato ed è molto dolce, con semi piccolissimi (quindi adattissimo ai dessert, per mia grande gioia!). L’agriturismo Murikè è in piena fase di sviluppo e da giugno sarà pronto..e vi assicuro che tornerò per andare a provare queste famose marmellate (bisognerà aspettare l’estate, ahimè!). Ci sarà la possibilità di visitare direttamente l’opificio e di degustare lì le marmellate ed i vari prodotti: dal produttore al consumatore insomma!
E che il posto sia magico, lo dimostra anche un bellissimo “padrone naturale” che vi accoglierà nell’area dell’agriturismo: ditemi voi se questo ulivo millenario non è splendido!
Per un pò di storia e di notizia sul fico, sulle sue caratteristiche e sul luogo di origine, potete andare a leggere qui, per esempio! Ma senza dubbio la cosa migliore sarebbe venire a vedere dal vivo e farsi un giro in questa zona..anche solo per venirsi a prendere un pò di questa magia!
Vi avevo detto che questo sarebbe stato il mese del gioco, della leggerezza, dell’allegria, vero??? E allora “leggeriamoci”! Dato l‘interesse che avete dimostrato nel campo del fashion-styling e considerando che da poco ho conosciuto Laura, la “creatrice” del portale tentezione make up (FAVOLOSO), ho pensato di abbinare le due cose: come poter creare creme, trucchi e quant’altro col cibo?? Io ho notevoli difficoltà con il trucco e le creme mentre mi trovo piuttosto a mio agio fra olio, zucchero e farina: ci sarà modo per fare delle cose fatte in casa no? Così ho chiesto a Laura di darmi (darci) dei consigli su come poter migliorare pelle, luminosità etc. a casa ed evitare che ti dicano che hai la pelle ispessita!!! So che questo potrebbe essere un articolo da inserire nella lista utilità di tutte le gentili signore in ascolto. Questo non vuol dire che tali indicazioni non possano risultare utili anche ai maschietti! Infatti sono certa che potrebbero sfruttare tali ricette per fare un bel regalo alla dolce metà, facendo attenzione a non dirle “Tesoro, ti ho fatto una crema così la pelle che hai ringiovanisce” (onde evitare di ritrovarsi un antico vaso in testa) ma dicendo “tesoro, sei talmente bella che non hai bisogno di comprare creme: ho pensato di farti qualche crema fatta in casa solo per avere la soddisfazione di accarezzare il tuo morbido viso”!
ATTENZIONE: ISTRUZIONI PER L’USO
Di seguito trovate l’articolo di Laura mentre fra parentesi e colorati in viola troverete i miei pensieri di Donna comunis alla lettura di questi consigli! Buona Lettura!
Ciao a tutte! (Ciaoooo!)
Innanzitutto mi presento, mi chiamo Laura e dirigo un portale incentrato sul mondo della donna a 360°.
Sotto richiesta della dolcissima Caris, (È intelligentissima questa ragazza!!!) oggi vi darò qualche piccola ricettina, ma attenzione, non di cibarie, bensì di ricette che aiutino il vostro viso a risplendere e ad apparire sempre pulito, fresco e giovane! (Fosse la volta buona!!!!!)
Iniziamo..
Il vostro mantra deve essere: “Pulizia, esfoliazione, nutrimento“. (Ripetiamo insieme: pulizia, esfoliazione, nutrimento!)
Infatti la pelle ha bisogno di questi tre semplici step per essere curata a dovere.
Partiamo quindi dalla pulizia, utilizzando un detergente o un sapone che sia adatto alle esigenze della nostra pelle. (Quello 3×2 preso al supermercato andrà bene?)
Questo aiuterà a rimuovere i residui di polvere, smog ecc.
Se siete truccate a questo step dovete far precedere quello in cui vi struccate.
Se non volete spendere tanto per uno struccante potete scegliere di farne uno bifasico con qualche prodottino che avete a casa. (Bifasico???? In che senso?? Si metterà in due volte?)
Ricetta struccante bifasico:
70 ml acqua di rose (anti-occhiaie, lenitivo)( Dio solo sa quanto ne ho bisogno!)
20 ml olio di ricino (struccante, rinforza ciglia) (E dove si trova l’olio di ricino??)
20 ml olio di jojoba (idratante, anti-rughe) (Facesse il miracolo)
20 ml olio di mandorle dolci (proprietà emollienti ed idratanti)
Ovviamente le due parti resteranno separate nel flacone, basterà agitare prima dell’uso, versare qualche goccia su un batuffolo di cotone e passarlo sulla zona occhi/labbra. (Ahhhhhh, ecco perché bifasico!! Il problema è che mi mancano proprio le basi!)
Una volta struccate a dovere potete detergere la vostra pelle, come dicevamo su, con un detergente o un sapone che sia adatto al vostro tipo di pelle.
Affidatevi quindi alla vostra estetista, farmacista, visagista di fiducia e fatevene consigliare uno.( Hummmm a occhio a croce che l’ho comprato al supermercato non glielo dico)
Io al momento sto usando il sapone di aleppo (composto con estratto di foglie di alloro) e mi sto trovando benissimo.. ma non divaghiamo! (Di che?????Aleppo???? Sembra il nome di una città greca!)
Una volta detersa la pelle, l’abbiamo in un certo senso aggredita, e il ph è cambiato, per riequilibrarlo abbiamo bisogno di un tonico.
In questo caso, potete usare l’acqua di rose (Ok..questa è facile, sono preparata..andrà bene quella libanese che uso per i dolci?) per chi non ha particolari problemi di pelle, chi invece ha brufoletti o altro dovrà affidarsi ad un prodotto specifico che aiuti a riequilibrare il sebo, e minimizzare l’effetto pori dilatati. (Hiiiiii..e chi l’avrebbe mai detto che aveva tutti questi effetti…me ne compro due litri!)
Due volte la settimana sarebbe bene esfoliare la nostra pelle con uno scrub.
Ecco qui una ricettina semplice semplice: un vasetto di yoghurt e 3 cucchiai di zucchero. (Ci siamo,su yoghurt e zucchero sono preparata!!!!)
Li miscelate e li strofinate sulla pelle umida (per un effetto più delicato) per qualche minuto, poi risciacquate abbondantemente.
Una volta la settimana potete concedervi un ulteriore rimedio di relax facendo una bella maschera.
A seconda delle vostre esigenze potrete farne una astringente utilizzando il bianco dell’uovo miscelato al succo di mezzo limone steso su tutto il viso e lasciato asciugare per 3 minuti (Ohhhhh che meraviglia..e io che certe volte non so come utilizzare i litri di bianco che ho! Altro che daquise….la maschera astringente ci dovevo fare!), oppure una purificante con l’uva, schiacciando i suoi acini e stendendo la poltiglia ottenuta sul viso per 20 minuti, o ancora una idratante, utilizzando un tuorlo, un cucchiaio di latte, mezzo cucchiaio di miele e un cucchiaio di farina di mandorle, da tenere sul viso 20 minuti (Sta cosa qui mi ispira un dolce…no no, non ci distraiamo), oppure se avete esigenze particolari potete miscelare il tuorlo con un cucchiaio di panna, 3 cucchiai di mandorle in polvere e un cucchiaio di olio di mandorle (che è nutriente ed elasticizzante)!
Insomma le ricette sono davvero tantissime!
Ricordate sempre dopo la maschera/scrub di passare il tonico!
Infine scegliete una crema, o fatevi aiutare da chi ne capisce di più, che sia adatta alle vostre esigenze. (Ecco…qui vuol dire che devo spendere un sacco di soldi, lo so!)
Ricordate che una buona routine mattutina e serale, aiuterà la vostra pelle a respirare e ad essere più bella!
Magari la prossima volta parliamo di qualche altra ricettina facile facile per le labbra, o per le mani/unghie? Che ne dite?(Tutte e due ti prego! sono scarsamente dotata di labbra e sono l’antimanicure per eccellenza!)
Spero di esservi stata utile! (Non posso più fare a meno di te: sei un genio!!!!)
Un bacino e grazie a Caris per questa splendida opportunità! (ciaooooo!!!)
Laura
Credo che sia giusto dare anche delle buone notizie ogni tanto…
Tre settimane fa, poco prima di raccontarvi i risultati non eclatanti della vicenda del Santa Lucia, ho scritto alla Presidenza della Repubblica, chiedendo di leggere la lettera che avevo scritto alla Presidente della Regione Lazio e chiedendo anche di fare qualcosa perchè non avevo avuto risposta alcuna. Diciamo che consideravo il Presidente Napolitano l’ultima risorsa.
Non ci speravo molto, perchè nella mia esperienza, nel 90% dei casi le istituzioni, gli ospedali, i professori, etc.. non rispondono alle mail e ti lasciano appesi, così, senza farti capire molto (abitudine, purtroppo, solo italiana). E poi non ci credevo perchè in questo periodo sono davvero sfiduciata sul futuro politico dell’Italia. Bene, ieri sera, tornando a casa, nella cassetta della posta ho trovato una lettera del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, in cui mi si informa che il problema da me sottoposto verrà presentato all’attenzione del Ministro della Salute e della Regione Lazio. Sono stata piacevolmente sorpresa e questa lettera mi ha ridato la speranza: se uno chiede, insiste, qualche autorità pubblica risponde e avere questa speranza è di un’importanza capitale per me, soprattutto in questo “periodo storico”. Se poi ci mettete che alcuni bravissimi genitori del Santa Lucia, che si stanno battendo davvero molto per la causa, mi hanno segnalato questo , beh..io non so se le due cose sono legate, magari no, però volete mettere riuscire ad essere contenti, una volta tanto? Non dico nulla di ufficiale sul Santa Lucia, perchè mi tocca anche essere scaramantica, ma immaginate cosa ho provato dopo aver letto?
Ultima cosa, un aneddoto che riguarda Albertino mimì. Proprio ieri è arrivata la sua prima sedia a rotelle..da lui ribattezzata “La Carrozza”. Vi confesso che quando la sua terapista mi ha segnalato la necessità di usarla per i percorsi lunghi, è stato un colpo al cuore. Speravo che non fosse necessaria, che il deambultore e i tutori sarebbero stati sufficienti..ma in effetti fare percorsi lunghi è diventato sempre più complesso. Poi avevo molto timore che per il mio bambino sarebbe stato difficile accettarlo. Siccome però, lui è molto più forte di me e ha risorse che non immagino…ne è entusiasta!!! Un pò perchè, parliamoci chiaro, è un piccolo ufo: tutta verde metallizzata, con le ruote piccole con tantissime luci e quelle grandi con su stampate due leoni (tipo Alex di Madagascar, per intenderci), praticamente l’ha presa per un gioco e non vuole che nessuno la tocchi! La Pasionaria ne è addirittura gelosa e cerca di toccarla di nascosto! E per me non ha prezzo vederlo così entusiasta di una cosa. Per ora mi godo questo bel momento. E ho deciso che voglio “giocare” anche io, dopo un inverno duro..e un pò triste! Quindi, inauguro ufficialmente il “mese della leggerezza” e non soprendetevi se vedrete post giocosi, leggeri, scherzosi, molto poco seriosi e con iniziative fatto al solo scopo ludico! E’ solo che ho voglia di divertermi e magari farlo insieme a voi! In fondo la cucina mi fa stare così bene che non vedo il motivo di non passare un pò di tempo a coniugarla con altre passioni divertenti e, perchè no, condivederli con voi! Stay tuned!!!
Si vive anche di soddisfazioni, no???
Guardate un pò dov’è finita l’iniziativa “SOTTO IL VESTITO BLOGGER“??? La sfilata ha avuto un successo senza precedenti (giustamente..anche perchè un precedente non c’era!):
Sarà che scatti di gusto è un sito che mi piace molto e che leggo spesso, sarà che Vincenzo aveva già fatto un bell’articolo in risposta a quello di Affari italiani…ma sono molto felice di essere lì e, con me, le modelle d’eccezione, che riporto per onore e gloria finale:
1) Mirka, http://sdauramoderna.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestito-blogger.html
2) lovely cake gatta, http://lovelycake-gatta.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestito-blogger-ovvero-dietro.html
3) la celiaca pasticciona, http://laceliacapasticciona.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestitoblogger.html
4) gluten free experience, http://glutenfreeexperience.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestitoblogger.html
5) cardamomo & co., http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2011/03/protesto-ecco-come-e-una-blogger-in.html
6) trattoria muvara, http://muvara.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestitotrattora.html
7) mamma in pentola, http://mammainpentola.blogspot.com/2011/03/come-festeggio.html
8) la cassata celiaca, http://lacassataceliaca.blogspot.com/2011/03/io-bloggo-cosi.html
9) dolci gusti, http://www.dolcigusti.com/2011/03/la-vera-carica-delle-foodblogger.html
10) olio sale e cincy, http://oliosaleecincy.blogspot.com/2011/03/perche-tirarsi-in-cucina-che-senso-ha-p.html
Piccola sezione di qualche volenteroso ritardatario!!!!
11) la cuoca felice, http://lacuocafelice.blogspot.com/2011/03/identita-food-blogger.html
12) verde pomodoro, http://verdepomodoro.blogspot.com/2011/01/dunque-dunque.html
13) gialla tra i fornelli, http://giallatraifornelli.blogspot.com/2011/04/sono-blogger-foodblogger.html
Ringrazio ancora Vincenzo e… state collegati per future iniziative :)