L’amatriciana Unforketable di Niko Romito
Ne hanno parlato un po’ tutti. Articoli vari su blog, siti di enogastronomia, giornali, etc etc.
Unforketable è il nuovo progetto firmato Garofalo e Niko Romito (fresco fresco della terza stella Michelin): un corso di cucina on line, con cortometraggi che fanno invidia alle migliori produzioni cinematografiche, pulite, eleganti, ben spiegate, con belle mani e belle, bellissime pentole trasparenti, nuovo oggetto del desiderio degli appassionati di cucina.
Alcune basi sono gratuite (e utilissime), le ricette e i consigli di Niko Romito si possono invece acquistare singolarmente o in pacchetti, in cd etc etc. Basta andare da Eataly e vedere un po’ cosa regalare e regalarsi.
Io l’ho fatto è ho anche chiesto di poter condividere L’amatriciana presentata da Romito. Il suo obiettivo dichiarato è quello di rendere più leggeri i piatti senza andare a scapito del gusto, anzi. E ci riesce benissimo.
Sgrassa il guanciale e aggiunge aceto balsamico..da provare, signori miei.
Ah, fra parentesi le mei considerazioni!
Ingredienti
- 200g di rigatoni
- 200g di guanciale
- 30g di cipolla
- 10g di aceto balsamico
- 200g di conserva di pomodoro
- sale grosso
- peperoncino
Procedimento
- Su un tagliere puliamo il guanciale, eliminando la cotenna e la parte con il pepe. Ricaviamo 4 fette, 2 spesse e 2 più sottili, e tagliamole a cubetti. Affettiamo sottilmente la cipolla e tritiamola. Cuociamo il guanciale separatamente eliminando il grasso (ovvero facendo scolare il guanciale cotto su un colino poggiato sopra una terrina_ vedrete da voi il grasso che ne vien fuori). Mettiamo una padella antiaderente sul fuoco, aggiungiamo un filo di olio e la cipolla tritata. Lasciamo stufare la cipolla fino a quando diventa trasparente. Uniamo il guanciale più spesso e sfumiamo con l’aceto balsamico. Lasciamo andare 1 minuto e aggiungiamo il pomodoro (io non ho aggiunto sale perché era già sapido, regolatevi). Cuociamo per circa 5 minuti. Mettiamo sul fuoco una pentola con abbondante acqua. Quando raggiunge l’ebollizione, saliamo e buttiamo la pasta. Lasciamo cuocere per il tempo necessario (circa 8 minuti), e poi scoliamo direttamente nella padella con la salsa. Cuociamo ancora in padella, lasciando che la pasta si insaporisca e mettiamo nei piatti. Finiamo con il guanciale più sottile croccante e il pecorino (Il guanciale p§u sottile è croccante perché una volta che ha subito la stessa sgrassatura di quello più spesso, viene rimesso sul fuoco, in padella, per una seconda cottura rapida che lo renda ben croccante. Ricapitoliamo quindi: guanciale sottile tagliato in striscioline, messo in un padellino antiaderente, cotto per un minuto o due, messo a sgrassare su un colino, rimesso sul fuoco per donare croccantezza e direttamente nel piatto)
4 Comments
Josephine
04 Mar 2014 12:03 am
La cipolla non ci va con l’amatriciana (se ma è stata indtrodotta a Roma). L’aceto balsamico l’aggiungeva già Troiani (Il Convivio). Con la “matrician” nun se scherza, a Roma. E manco ad Amatrice.
http://www.insearchoftaste.com/blog/vital-statistics-of-the-amatricianna-pasta-sauce.aspx
Caris
Nessuna voglia di scherzare Josephine. Io l'amatriciana la faccio in modo diverso da Romito. Questo ovviamente non mi dà nessuna diritto di prelazione o l'assicurazione che la faccio nel modo migliore. Niko Romito è uno bravo, bravo davvero. Per competenza e tecnica. Quindi mi metto lì a guardare le cose che fa, cercando di capirne il senso e cercando di imparare qualcosa da uno che ha molto da insegnare. Come dici, l'aceto non sarà una novità ma ai più è sconosciuto. La cipolla io non la metto ma lui la trita. Togliere grassi in questo caso e nel modo in cui lui lo fa l'ho trovato un bel risultato.
Detto questo, come sempre e come ovvio, ognuno fa quel crede.
morganalarouge
26 Mar 2014 02:03 pm
Ma davvero, la cipolla è una sorta di bestemmia! :-)
Se proprio Romito vuol farla a modo suo, che la chiami in un’altra maniera. Perché quella, CON la cipolla NON è una amatriciana.
Caris
infatti è la versione di Niko Romito, non la matricana in assoluto.
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