Il corrierino delle famiglie….

Gen 14th

La mia mamma, da piccola, mi leggeva sempre il Corrierino delle famiglie. Credo di non averla mai ringraziata abbastanza! Mi divertivo un mondo ad ascoltare le avventure della famiglia Guareschi, le trovavo buffe e divertenti, con uno sguardo ironico sull’educazione e sul rapporto fra genitori e figli che ha dato un posto speciale a questo libro nella mia personale biblioteca!

Non avrei mai pensato però, che a distanza di anni, mi sarei trovata dentro casa Albertino e la Pasionaria redivivi. I miei due figli, come dico io Mimì & Cocò, che sono certa di aver fatto io (perchè, giuro, ero presente al momento del parto), hanno solo un’età diversa (cinque e due anni) rispetto ai due protagonisti guareschiani, ma hanno lo stesso carattere forte, le stesse battute pronte e pungenti e soprattutto lo stesso sguardo di chi sta studiando il proprio genitore per capire bene che giudizio darne. Per quanto mi riguarda, ancora devo capire se mi sento più Giovannino o Margherita..so solo che guardo con molta più comprensione alle tragicomiche avventure di Guareschi-padre.

Ora, il fatto è che i miei Albertino-mimì e Pasionaria-cocò, con i loro giudizi e comportamenti, condizionano spesso le mie ricette e quindi è difficile per me escluderli dal racconto di come qualcosa nasca o si modifichi. Mimì, è quello che fin da piccolo mi ha fatto penare per farlo mangiare. Ha cominciato col consumare un terzo di ogni poppata e ha continuato con le storie quotidiane che accompagnano ogni colazione e cena ( il pranzo, fortunatamente, è questione scolastica, anche se mi dicono che a scuola poi tante storie non ne fa …). Cocò no. Lei mangia tutto e con gusto. Passa dal pranzo, alla merenda, allo spuntino, all’happy hour e alla cena senza soluzione di continuità e Dio solo sa perchè continui a essere snella (o forse, il fatto che lei non cammini ma corra è responsabile di tale stato di grazia fisico).

Ieri  avevo passato una parte del pomeriggio a prepare le taglietelle per questo piatto e i piselli per il condimento. Quando siamo tornati a casa tutti insieme, la scena che mi si è proposta è stata questa. Albertino-mimì arriccia subito il naso e fa “mamma, cos’è quest’odore di piselli???? dammi subito un tappo !”. Ha passato poi i 10 minuti successivi a chiedere insistemente un tappo che doveva infilare non so bene dove per non sentire quell’odore (considerate che lui i piselli li mangia…). La Pasionaria-cocò non ha fatto una piega, anzi ha subito chiesto, e consumato, un biberon di “lattuscio“, dato che alla cena ancora mancava il considerevole tempo di mezz’ora. Lei, è nata già adulta. Il commento che più spesso mi riportano è “si vede proprio che è femmina”. Da che si dovrebbe vedere, esattamente, è difficile da spiegare. Fatto sta che spesso, per bloccare la mia onnivora figlia, che vorrebbe mangiare alimenti magari non adatti a bimbi di due anni, non trovo di meglio che dirle che certe cose non sono adatte a lei e mi sento rispondere “io so ganne” (io sono grande!). Poco tempo fa, entrai in camera sua e trovai, come al solito, l’esplosione delle scatole dei giochi. “Metti in ordine”  “No. Io so piccola” “Prima in cucina eri grande e ora sei piccola?” ” Per mettere apposto so piccola. Per la pappa so ganne“. Aveva ragione. Tutto dipende dal sistema di riferimento e, come ingegnere, non potevo che condividere. Poi però, siccome sono un genitore, era mio preciso compito negare quell’evidenza e quindi non ho trovato niente di meglio che risponderle con un ” Mica possiamo fare due pesi e due misure. O sei grande o sei piccola. Metti in ordine”. Lei ieri, dopo la cena-adatta-ai-bimbi, ha voluto anche le nostre tagliatelle e le ha gradite (“pure i piscelli“), nonstante la presenza del curry, che credevo l’avrebbe fermata. Ho pensato quindi di poterle proporre con ragionevole tranquillità :)

Ricetta: tagliatelle al salmone con piselli, gamberi e curry

Ingredienti

  • salmone affumicato 100 gr (150 se volete un gusto un pò più intenso)
  • farina 0 250 gr
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di acqua fredda
  • 200 gr di piselli
  • 150 gr gamberi
  • curry

Procedimento

Per le tagliatelle, tritare finemente il salmone affumicato fino a ridurlo quasi in crema. Mettere in una terrina le uova, il salmone e la farina e impastare bene. Se fa fatica ad amalgamarsi, aggiungere due cucchiai di acqua fredda. Stendere bene l’impasto (ho usato prima il mattarello e poi l’Imperia, ma si stendeva facilmente) e tagliare le taglietelle. Metterle ad asciugare (mi manca uno “stendino” per taglietelle e mi sono inventata un pò di tutto..). Per il condimento,  cuocere i piselli come fate normalmente (ho persino evitato di mettere la cipolla, che mi piace tanto, per accontentare mimì..ma, voi che potete, fatelo!). In una padella adatta per spadellare, cuocere velocemnte, in un filo d’olio, i gamberetti. Aggiugere la quantità di piselli desiderata e regolare di sale. Cuocere in abbondante acqua salata (ne ho messo un pò meno del solito data la presenza del salmone) le tagliatelle. Scolarle e spadellarle insieme ai gamberi e ai piselli. Aggiungere una spolverata di curry.

Con questa ricetta partecipo al contest controcorrente di Alessandro (lo so, sono entrata nel loop dei contest: giuro che per un pò smetto!)

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"