carbonara, sì…ma in abito da sera!

Dic 17th

Avete presente quando si apre il frigo e si scova qualche alimento che sta lì da qualche giorno, in attesa di sapere di quale morte debba morire, un ingrediente in genere neanche troppo costoso e di origini “volgari”? E voi siete lì, che decidete di cucinare al volo un piatto con gli avanzi, rendendolo in qualche modo presentabile?

Ebbene, non è questo il caso. Nel senso che avevo degli in gredeinti che mi attendevano, questo sì..ma tutto erano tranne che umili!

L’altra sera, la fatidica domanda spesso ripetuta:

“Che ti faccio per cena?”

Solita risposta da parte di mio marito:

“La carbonara” (come a dire, ovvio..che altro può uscire da quella pentola?)

Rapido calcolo e rispondo “non ho il guanciale!”..altrettanto cambio di espressione di mio marito, da giuliva a depressa, accompagnata da “ah..”

Poi penso a quel bel salame di cinghiale comprato in una gita a Capalbio (praticamente la patria del cinghiale) e al tartufo che custodisco gelosamente e faccio un’altra domanda:

“Ti va bene se mi invento qualcosa?”  L’espressione nuovamente giuliva mi ha fatto capire la risposta!

D’altra parte, perchè bisogna inventare un piatto solo con avanzi? e chi l’ha detto che la carbonare non sia un piatto abbastanza nobile da essere arricchito con ingredienti speciali?

E così è nata una carbonara in abito da sera! Confesso che mi sono sentita un pò Csaba della Zorza! :)

Ricetta: Carbonara con salame di cinghiale e tartufo

Ingredienti:

  • 2 hg di penne (Garofalo, in questo caso)
  • un uovo
  • 4 fette di salame di cinghiale
  • un tartufo
  • pecorino
  • sale
  • pepe

Procedimento:

Mentre cuoce la pasta,  mettere in una terrina un uovo, un pò di pecorino, il pepe e sbattere bene. Tagliare il salame a tocchetti e farlo saltare leggermente (per un minuto) in un padellino con un pò di olio. Agiungerlo al composto di uova e formaggio. Scolare la pasta, voltarla nella terrina con il condimento e rigirarla velocemente. Versare tutto nel piatto di portata e condire con delle lamelle di tartufo grattate al momento (che profumo…).

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"